Elezioni comunali Genova

Antonella Marras ricandidata sindaca

“Antonella Marras comunali Genova 2025. Marras in corsa per portare a Palazzo Tursi la ‘Sinistra Alternativa’ alle comunali di Genova 2025:

“Amare Genova è come amare una persona”

Antonella Marras comunali genova con i partiti Rifondazione Comunista, PCI, Sinistra Anticapitalista

La candidata della coalizione che unisce Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista ritorna dopo la candidatura del 2022:

Vorremmo riportare le classi popolari all’interno del consiglio comunale

Simbolo elettorale di Sinistra Alternativa, Antonella Marras comunali Genova

Lontana dal centrosinistra “liberista”, vicina alle periferie, ai lavoratori e ai comitati in cui è cresciuta.
Antonella Marras torna in corsa per le comunali di Genova dopo la sua candidatura del 2022.

Lo fa sotto la bandiera di ‘Sinistra Alternativa’,

progetto che unisce le tre anime (I tre partiti politici) di Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista in una visione della città antitetica rispetto ai due principali schieramenti.

Marras, fiera delle sue esperienze nei comitati di Fegino e Borzoli,

voce forte della sinistra operaia in Valpolcevera, parla di Genova come di un’amata:

“quando si ama una persona, non la si deve cambiare” per “sostenere un miglioramento nelle sue possibilità di crescere”.

La sua unica grande opera è “la messa in sicurezza del territorio”.

Per il resto, Marras è netta nel suo “no” ai maxi cantieri che, in alcuni casi, vedono i due principali contendenti Pietro Piciocchi e Silvia Salis trovarsi d’accordo.

Due ‘big’ che, per lei, sono “due facce della stessa medaglia” “

Intervista completa di Pietro Zampedroni su La voce di Genova, 5 aprile 2025

***

Intervista TV di Telenord Liguria del 10 aprile 2025 ad Antonella Marras candidata sindaca per SINISTRA ALTERNATIVA:

Candidata sindaca Genova Antonella Marras intervista a Telenord Liguria

***

Fascismo alle porte?

Giovanna Botteri vs Roberto Vannacci

Giovanna Botteri e generale Vannacci da Giletti

Botteri Vannacci da Giletti. Guardo raramente la TV. Ieri ho seguito per qualche minuto una rete francese e per dieci minuti il confronto Botteri/Vannacci (da Giletti).

1) dibattito al parlamento francese.

Bayrou si supera: difesa della democrazia, Europa, necessità di aumentare le spese militari.

Unanime il coro.

Critica è solamente LE PEN (i sondaggi la danno al 30% e la vedono futura presidente francese) che attacca il governo su spese sociali…

La sinistra francese (che avrei votato), frammentata in dieci pezzi, è sparata su posizioni atlantiste.

2) BOTTERI e VANNACCI (sic!) litigano su una rete RAI.

La giornalista difende a spada tratta la democrazia occidentale, la necessità di riarmo dell’Europa, richiama il pericolo portato dall’orso russo; il generale Vannacci (sic!) critica le spese per le armi che tagliano inevitabilmente quelle sociali.

Aggiungiamo a questo:

– le orripilanti dichiarazioni di Von der Leyen che si è messa l’elmetto;
– le analisi di Draghi che vede il rilancio dell’Europa in energia (quale?) e spesa militare (keynesismo armato);
– le manifestazioni “europeiste” alla Michele Serra (hanno il coraggio di citare Spinelli e il Manifesto di Ventotene);
– l’atteggiamento sempre più discutibile di tanta parte della sinistra (la Linke -che pure avrei votato-, pezzi della Sinistra europea).

Tutto questo non vi fa RICORDARE GLI ANNI TRENTA?

Non vi ricorda la spinta – anche popolare ed operaia – verso il nazismo, davanti alla passività/complicità delle forze borghesi e gli errori della sinistra (dalla socialdemocrazia alla follia del “socialfascismo” di staliniana memoria?).

Disoccupat*, persone colpite dalla crisi, dai tagli a sanità, servizi sociali (questi sciagurati parlano di LEA e LEP), giovani senza futuro a chi si rivolgeranno tra Macron e Le Pen, tra una destra populista nazionalista e fascista e chi predica il riarmo e la guerra?

Resta, in questo imbuto, il dramma della nostra debolezza, della difficoltà di proporre una politica sociale di pace e disarmo, un rilancio di servizi e garanzia, di rifiuto di una logica bipolare, di ritorno ad un europeismo che non significhi politica di potenza.

Sergio Dalmasso

Fonte, Facebook, Genova 4 marzo 2025
***

Andrea Marcenaro contro Report

TRISTEZZA

Leggo l’orrendo corsivo di ANDREA MARCENARO contro “Report” e il suo conduttore. Il “nostro” arriva ad essere dispiaciuto che Sigfrifo Ranucci sia tornato vivo dallo tsunami. Tipico stile della destra, di governo e no. Viene da lontano.

Andrea Marcenario contro Report, giornalista de Foglio
Ricordo di avere incrociato Andrea Marcenaro, secoli fa, all’università di Genova.

Fratello di PIETRO, allora dirigente dei giovani PSIUP, poi dirigente sindacale e dei DS, consigliere regionale, parlamentare, esprimeva un operaismo acceso che andava ben al di là dei partiti storici, ma anche di alcune espressioni (penso al mio manifesto) che stavano nascendo nella nuova sinistra.

Poi, la scelta per il giornalismo in un progressivo e triste scivolamento, tappa per tappa, verso l’estrema destra.

Percorso simile quello di altro genovese, mio coetaneo: CARLO PANELLA.

Brillante leader studentesco, di matrice operaista, poi in Lotta Continua, poi qualche tempo all’estero (anche per questioni giudiziarie?).

A livelli più nobili Savelli (dal trotskismo a Berlusconi), Colletti, Tina Lagostena Bassi, grande avvocata nei processi per stupro e nel 1994, parlamentare del Polo delle “Libertà”.

Quindi (pentimento? Opportunismo?) la conversione: al TG4 di Emilio Fede (sic!), quindi a Studio aperto di Paolo Liguori (altro di Lotta Continua, per di più “creativo”, poi al “Foglio” di Giuliano Ferrara (altro “duro”, ex PCI), poi alle Tribune elettorali di Mediaset.

Occorrerebbe una riflessione non moralistica sui passaggi dall’estrema sinistra ad una destra reazionaria, (ex- post) fascista, razzista, guerrafondaia.

Pensiamo a Liguori, a Giovanni Lindo Ferretti, leader dei CCP “fedeli alla linea”, a Ferrara.

In una dimensione diversa a Giampiero Mughini, per anni direttore di una bella rivista, a Sofri, passato dalla rivoluzione proletaria e sociale imminente al sostegno alle guerre coloniali, a Savelli (dal Trotskismo a Berlusconi) a Colletti (dal dellavolpismo a Forza Italia) a Tina Lagostena Bassi, grande avvocata nei processi per stupro, inspiegabilmente parlamentare del Popoplo delle “libertà”.

E ricordate Ombretta Colli, transitata dall’iperfemmismo a Silvio?

PENTIMENTO per la sconfitta subita?

AUTOCRITICA su aspetti di oggettivo estremismo?

CARRIERISMO garantito dai vincitori?

In ogni caso è triste che parte di una generazione che ha espresso riviste, giornali, iniziativa politica, tentativi di organizzazione, riflessioni creative su un marxismo giudicato ortodosso e ossificato, che ha visto nascere movimenti non episodici (femminismo, contestazione nella Chiesa, ridiscussione dei ruoli nelle professioni, anti- autoritarismo, internazionalismo non di campo) abbia prodotto percorsi involutivi (non per le carriere e il portafoglio) di questo tipo.

Penso alle decine di anni passate in misere sedi sgangherate, all’autofinanziamento, al tentativo di andare controcorrente, ai manifesti scritti a mano, ai volantini tirati con ciclostili inutilizzabili…

COSI’, tristemente, E’ ANDATO IL MONDO.

Sergio Dalmasso

Fonte Facebook, 15 gennaio 2025, ore 23:24
***

La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero

Nando MAINARDI, La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero, San Cesario di Lecce, ed. Manni, 2024.

Copertina di Vita movimentata di Dominique Boschero

Nando Mainardi ha al proprio attivo, oltre ad un libro sul calcio, di cui è appassionato, molti testi su figure significative della musica leggera italiana, nella profonda trasformazione che ha subito tra il genere melodico e la stagione del rock e dei cantautori.

Da qui, i due lavori su Enzo Jannacci, Il genio del contropiede (2012) e L’importante è esagerare. Storia di Enzo Jannacci (2017),

una panoramica sulla figura di Giorgio Gaber, nel suo passaggio dalla “canzonetta” al “teatro canzone” e nel suo rapporto con le trasformazioni culturali e politiche degli anni ’70: La magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni ’70 (2016),

sino al personaggio di Adriano Celentano, mito del rock di fine anni ’50, sino al successo di una trasmissione televisiva, Il figlio della foca. Celentano e Fantastico (2021).

Il recente libro su Dominique Boschero è solamente in parte lontano da quelli precedenti.

Mainardi, attraverso la vita di una attrice di film che non entrano certamente nella storia del cinema, riesce a ricostruire una vicenda collettiva, le trasformazioni, non solamente del cinema, ma del nostro paese.

Parigi, Frassino.

Dominique nasce a Parigi nel 1937, da emigrati italiani, originari di Frassino, un piccolo borgo in valle Varaita (Cuneo); la famiglia è povera: il padre è guardiano in un deposito, la madre portinaia. Quattro fratelli.

Quando ha otto anni, a guerra finita, la famiglia decide che Dominique debba andare a Frassino, con le ovvie difficoltà,

il passaggio dalla grande città ad un villaggio di montagna, la non conoscenza della lingua, l’ingresso in una nuova famiglia. È un cambio di vita totale, con la scoperta delle radici.

A 15 anni, la famiglia ha bisogno di lei. Dominique rientra a Parigi; lavora alla bancarella di un mercato, poi in una fabbrica di lampadine, scopre i quartieri eleganti e “di vita” della città, finisce in un atelier di moda, … CONTINUA

Sergio Dalmasso – Genova, 1 dicembre 2024.

Download della recensione completa

di Sergio Dalmasso del libro di Nando Mainardi “La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero“.

Download “Recensione di Sergio Dalmasso del libro Vita movimentata di Dominique Boschero” Nando-MAINARDI-La-ragazza-occitana-Vita-movimentata-di-Dominique-Boschero-2024.pdf – Scaricato 12668 volte – 256,43 KB

La recensione di Sergio Dalmasso è stata pubblicata da transform!italia il 4 dicembre del 2024 al seguente:

LA RAGAZZA OCCITANA

Recensione catalogata in questo sito in: Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni.

Chi ha avversato la Costituzione

Goodmorning Genova intervista allo storico Sergio Dalmasso sul tema i nemici della Costituzione.

Sergio Dalmasso spiega chi sono I nemici della Costituzione

“Nella Charlas di ieri (ndr, Genova, martedì 27 febbraio 2024) intitolata proprio “I nemici della Costituzione” abbiamo chiesto allo storico Sergio Dalmasso di spiegarci:

chi in Italia ha avversato la Costituzione e quali rischi corre quest’ultima.

Non perderti le NEWS 📰 Iscriviti al nostro canale @WhatsApp https://bit.ly/whatsappgmg

 

***

Sergiodalmasso.com

Visita e fai conoscere il sito: sergiodalmasso.com

Iscriviti al canale YouTube Sergio Dalmasso.

Sergio Dalmasso ha contribuito in modo significativo alla comprensione della storia politica e sociale italiana.

Il suo costante impegno nella divulgazione storica si riflette anche nella cura dei Quaderni semestrali del CIPEC, giunti al numero 72 nel 30° anno di pubblicazione (2024) e tanto altro.

Esplora gli scritti di Dalmasso per accedere a un ricco patrimonio di conoscenze sulla storia politica italiana e alla significativa produzione letteraria di Sergio Dalmasso.

Il Canale YouTube di Sergio Dalmasso è una preziosa risorsa che offre un affascinante viaggio nel mondo della storia, della politica e della cultura attraverso gli occhi dello stimato storico.

Con i suoi  87 video (attualmente), il canale si presenta come un archivio ricco di conoscenze, in cui Sergio Dalmasso presenta i suoi nuovi volumi, esplora i Quaderni del CIPEC e approfondisce l’attualità del pensiero di figure iconiche come Antonio Gramsci e Rosa Luxemburg, Che Guevara e altre figure importanti per il movimento operaio.

 

 

Rosa Luxemburg un altro comunismo?

Mentre si scrive è presente in Ebay il numero 616 del Calendario del popolo di oltre 26 anni fa. In esso vi è – fra gli altri – un saggio di Sergio Dalmasso intitolato Rosa Luxemburg: un altro comunismo? catalogato nella sezione Archivio, Scritti storici e Articoli e saggi di questo sito.

Gli autori del numero 616, gennaio 1998, del Calendario del popolo sono stati:  Franco Della Peruta (direttore), Nicola Teti (direttore responsabile); Vincenzo Castaldi, Luciano Canfora, Sergio Dalmasso, Aldo Serafini, Aldo Pardi, David Sorani, Claudio Moffa, Mario R. Storchi, Sergio Giuntini, Davide Canfora, Renzo Maiolo, Giovanni Pesce.

Copertina il Calendario del popolo n. 616, Rosa Luxemburg un altro comunismo?

A tal proposito si ripropone il saggio di Sergio Dalmasso.

Rosa Luxemburg: un altro comunismo?, in “Il calendario del popolo”, numero 616, gennaio 1998.

Rosa Luxemburg è non solo la più grande figura femminile del movimento comunista, ma soprattutto una delle maggiori figure in assoluto nella storia del marxismo, espressione di un pensiero e di una pratica non a caso per lungo tempo emarginati e rimossi.

Su di lei grava l’infamia della “lue luxemburghiana”, da rimuoversi dal movimento operaio, grava l’accusa di menscevismo, sulla sua figura pesano incomprensioni e dimenticanze, le generiche formule di spontaneismo e romanticismo rivoluzionario.

Ancora nel 1949, la proposta di Lelio Basso, all’inizio del suo isolamento politico, di pubblicare le sue opere suscita scandalo.

Una lettera su questo problema sempre di Basso a Gyorgy Lukàcs non riceve risposta.

Di Rosa Luxemburg si parlerà molto nella seconda metà degli anni Sessanta, in coincidenza con il recupero del marxismo critico ed a tratti eretico, soprattutto nel movimento studentesco e non a caso in Germania.

Il film (1986) di Margarethe von Trotta la farà conoscere, anche se parzialmente, ad un pubblico più ampio.

CONTINUA …

Download saggio completo:

Download “Rosa Luxemburg, un altro comunismo? di S. Dalmasso” Calendario-del-Popolo-Numero-616-Rosa-Luxemburg.pdf – Scaricato 33904 volte – 131,50 KB

Unione Popolare ospitata in Rai

Unione Popolare in Rai da Lucia Annunziata.

Ospiti: Luigi De Magistris ex sindaco di Napoli portavoce nazionale di Unione Popolare;

Maurizio Acerbo segretario nazionale di Rifondazione Comunista;

Simona Suriano parlamentare di Manifesta;

Marta Collot di Potere al Popolo.

E’ intervenuta anche la Verde Pinuccia Montanari.

Programma Rai: Mezz’ora in più del 28 agosto 2022 da visualizzare nel video seguente.

Simbolo elezione politiche 2022 Unione Popolare

Programma Unione Popolare

Robin Hood, prendere dai ricchi per redistribuire tra i poveri e tutti coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese con i loro miseri guadagni.

Europee 2024

UP partecipa alle prossime elezioni politiche europee con una lista per la pace con idee e candidati che siano credibili.

 

L’Unione Popolare ha raggiunto le firme necessarie per presentarsi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 – Unione Popolare raccolte firme.
Raccolta firme a Genova con Dalmasso, Zannoni, e Antonella Marras Unione Popolare
Foto Fivedabliu
I sondaggisti neanche la citano nei loro sondaggi, per adesso, con micro campioni da 800 persone, ma con 4000 che NON rispondono ai loro sondaggi che vengono spacciati per oro colato, la TV li oscura per adesso, eppure l’Unione Popolare c’è !
Vota Unione Popolare De Magistris

Unione Popolare raccolte firme

Abbiamo raccolto le firme in tutta Italia, in tutti i collegi, circa 60.000 firme in dieci giorni.

Un risultato senza precedenti nella storia elettorale italiana.

Unione Popolare , nata da un mese, esiste e batte il colpo della rivoluzione che avanza.

Un grazie di cuore, da portavoce di questa bellissima coalizione, alle militanti e ai militanti che non hanno mollato un secondo e un grazie di cuore alle cittadine e ai cittadini che con la penna hanno scritto una pagina di dignità democratica.

Lo Stato, con i suoi rappresentanti, il paese lo deve sapere, non hanno consentito nemmeno la firma digitale impedendo a chi era in vacanza di firmare perché doveva farsi solo nel comune di residenza.

Ci avete ostacolato ed il popolo ha rimosso il vostro ostacolo. Ora pronti a correre la più bella maratona democratica elettorale, nei nostri cento passi in trenta giorni dobbiamo riprenderci la democrazia.

Tenteranno di oscurarci e cancellarci in questo mese ma noi ci ribelleremo e non consentiremo la violenza del potere contro il fresco profumo di libertà che avanza.

Uniamoci, camminate e correte con noi, per liberare l’Italia.

#UnionePopolare #DeMagistris #elezionipolitiche2022

Luigi De Magistris – facebook, 21 agosto 2022

Antonella Marras il 25 APRILE 2022 a Genova

25 APRILE Antonella Marras in piazza a festeggiare la liberazione dell’ITALIA dal nazi-fascismo, intervistata dalla TV fivedabliuTV afferma: “No all’invio di armi e no alle basi Nato nel nostro Paese”.

È categorica Antonella Marras, candidata sindaca al Comune di Genova per la lista “La sinistra insieme”,

che oggi, 25 aprile, si è presentata in piazza Matteotti assieme ai compagni e alle compagne con un cartello bianco e rosso appeso al collo per ribadire al sindaco uscente Bucci che “fascismo e comunismo NON sono la stessa cosa”.

25 APRILE Antonella Marras video intervista

Per le elezioni amministrative di Genova del 2022, Antonella Marras afferma: “a chi mi parla di voto utile dico sì, è utile a farvi mantenere le seggiole”.

***

Antonella Marras è stata candidata alle elezioni comunali di Genova di maggio 2025. E’ alla guida di una lista SINISTRA ALTERNATIVA con i tre partiti PCI, Rifondazione comunista e Sinistra Anticapitalista gli stessi che la sostennero nelle comunali del 2022.

Di seguito l’intervista di Telenord Ligura del 10 aprile 2025 ad Antonella Marras:

Candidata sindaca Genova Antonella Marras intervista a Telenord Liguria

***

Libro sulla storia di RIFONDAZIONE COMUNISTA presentato a Torino

Alla Poderosa

Il 2 dicembre 2021 vi è stata la presentazione (grazie all’associazione no profit de “La Poderosa”) a Torino del nuovo libro di Sergio Dalmasso: Rifondazione Comunista. Dal movimento dei movimenti alla chiusura di “Liberazione”.

Storia di un partito nella crisi della sinistra italiana. Scritti introduttivi di Roberto Musacchio e Giovanni Russo Spena.

Gratis il primo capitolo del libro sulla storia di Rifondazione Comunista:

Download “Capitolo 1 storia di Rifondazione Comunista” Storia-di-Rifondazone-Comunista-Capitolo-1.pdf – Scaricato 45238 volte – 402,02 KB

Rifondazione Comunista Sergio Dalmasso

I relatori

Relatori: Paolo Ferrero vicepresidente della Sinistra Europea e già Segretario di Rifondazione Comunista e direttore della rivista bimestrale Su la testa, Sergio Dalmasso, l’autore del libro, e lo storico Diego Giachetti come moderatore della presentazione.
Breve introduzione di Stefano Alberione.

L’incontro è stato videoripreso e trasmesso Live sulla pagina facebook La Poderosa – Associazione di Promozione Sociale, (superando ad oggi le ottocento visualizzazioni e collocandosi ai primi posti tra i loro video-eventi pubblicati sulla loro pagina fb – Da notare che Paolo Ferrero ha condiviso sulla sua pagina facebook il video evento).

La Poderosa Associazione Torino

Incontro lunghissimo, iniziato dopo le ore 21.00 e conclusosi oltre la mezzanotte. Interessanti i temi trattati e suscitati durante la presentazione del libro. Dibattito presente nel seguente video:

Paolo Ferrero molto citato nel libro di Dalmasso

Paolo Ferrero, diverse volte citato nel testo, come protagonista della parte finale della storia raccontata (che spazia dagli anni 2001 con i fatti di Genova e del movimento NO Global di allora fino al 2011) a cui il libro è piaciuto, afferma che merita d’essere letto altrimenti non avrebbe partecipato alla presentazione, vi trova il limite di avere poco attinto alle fonti orali – a suo dire – che racconterebbero metà parte della storia di Rifondazione Comunista mancante nel testo.

Su intervento di Diego Giachetti

Il moderatore e storico Diego Giachetti contrario a questa tesi di Paolo Ferrero sul grandissimo valore delle fonti orali, ritenute dall’ex segretario di RC essere superiori alle fonti documentarie, anche se prese dai quotidiani ufficiali del partito, sottolinea tra l’altro la mancanza di un archivio del partito che quest’anno compie il suo trentesimo compleanno.

E, mostra, dimostra, i pregi del libro (che ha una lunghissima bibliografia) in cui l’autore fa raccontare la storia ai protagonisti della storia stessa. Sostiene che: l’autore non li interpreta, l’autore fa raccontare loro quel che hanno detto o fatto.

E, questo è per egli cosa molto raffinata da fare per un autore che – pur essendo stato protagonista in in qualche misura di quel periodo – sfugge da considerazioni personali, tifo per questa o altra fazione.
Sottolinea, inoltre, che essendo questo un libro che fa discutere ha già assolto al suo compito, quindi è un libro di successo poiché compito dei libri – di storia, in particolare – è suscitare la discussione per confrontare tesi diverse, per andare avanti nel prosieguo della storia nel modo migliore.

L’autore appare nel video ascoltare con grande interesse, sia le critiche, sia i pregi che i due colleghi relatori espongono.

Intanto l’ora si è fatta tardi e deve concludersi la bella presentazione.

Pagine 170 E 171 del libro Rifondazione Comunista

Amazon libro in classifica

 

Dove trovare il libro?

Questo nuovo libro che racconta la storia degli anni (2001/2011) lo puoi trovare nelle librerie od acquistarlo online; è presente sul sito della casa editrice RedStar Press come pure su Amazon al seguente RIFONDAZIONE COMUNISTA.

Mentre il primo libro che racconta la storia di Rifondazione comunista dagli anni 1991 al 2001 è disponibile gratis in formato pdf nel quaderno 31

Download “Quaderno CIPEC Numero 31 (Libro sul primo decennio di Rifondazione di S. Dalmasso)” Quaderno-CIPEC-Numero-31.pdf – Scaricato 35753 volte – 1,03 MB

Sono gradite le recensioni sui siti online, e non solo, sostiene l’autore.

Copertina Libro sulla storia di Rifondazione Comunista