Quaderno CIPEC Numero 60
Il Partito socialista nella Granda. Interviste a socialisti cuneesi
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Introduzione p. 5
Le vicende politiche (1946-1958) p. 7
PSI, appunti sui partiti politici in provincia di Cuneo (1976-1992) p. 25
Interviste a sei militanti e dirigenti del PSI cuneese nel 1989 p. 27
Alberto Cipellini (testimonianza del 30 gennaio 1989) p. 27
Franco Viara (testimonianza del 2 maggio 1989) p. 36
Duccio Sciolla (intervista dell’11 febbraio 1989) p. 43
Domenico Romita (intervista dell’8 marzo 1989) p. 47
Marcello Garino (intervista del 4 aprile 1989) p. 51
Giovanbattista Fossati (intervista del 21 febbraio 1989) p. 57
La politica delle riforme. (Intervista di Marco Carpani a Eugenio Boselli) p. 62
Introduzione del Quaderno CIPEC Numero 60
Quaderno CIPEC N. 60, Nel lontano 1989 ho iniziato a scrivere il mio best seller I rossi nella Granda, poi pubblicato anni dopo. Trattava della storia della sinistra politica (partiti e sindacati) nella provincia di Cuneo.
Il primo testo Il caso Giolitti e la sinistra cuneese del dopoguerra era stato pubblicato nel 1986 dalla coraggiosa cooperativa libraria La Torre di Alba e toccava il periodo dal 1945 al 1958.
Il secondo partiva dal 1958 (passaggio di Giolitti dal PCI al PSI, con forte contrazione elettorale del primo e conseguente crescita socialista) ed arrivava al 1976 (massima, anche se relativa, affermazione elettorale delle sinistre in provincia) e passava in rassegna, cronologicamente, le vicende politiche di PCI, PSI, delle prime formazioni della nuova sinistra, offrendo anche un quadro complessivo (non solo i risultati elettorali) delle vicende politiche della provincia bianca.
I limiti dei due testi erano oggettivi e stavano nelle fonti, date semplicemente dai giornali del tempo (fortunatamente quasi tutti i partiti pubblicavano periodici provinciali).
Alla lettura di questi avevo cercato di aggiungere le testimonianze di molti (quasi tutti uomini) dei protagonisti, raccogliendo decine di interviste.
Dopo la prima, molto lunga, a Gino Borgna, avevo continuato con tanti dirigenti del PCI, del PSI, della CGIL, ma anche di PSDI, PLI, PRI (ricordo con stima, anche nelle differenze, Dino Giacosa) e della DC.
Le interviste ai socialisti
Alcune tra le interviste sono state pubblicate in precedenti quaderni (verificate i siti), tutte mi hanno aiutato nella stesura del saggio Le vicende politiche (1946-1958)1 che ripercorre, in meno di trenta pagine, il percorso di tutti i partiti nel primo quindicennio repubblicano.
Riporto, in questo quaderno, quasi come prefazione e per offrire un quadro d’insieme, quel vecchio scritto, seguito da un paragrafo, estratto dal quaderno 17, relativo alle forze socialiste in un periodo successivo.
Seguono le interviste svolte nel lontano 1989 a sei militanti e dirigenti del PSI cuneese.
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I nastri di allora sono molto consumati.
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La forma parlata spesso presenta salti, frasi non perfettamente compiute (al di là degli ovvi problemi sintattici, propri di ogni intervista).
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Le testimonianze orali spesso sono molto soggettive, cioè portate a ricordare e mettere in luce alcuni periodi ed alcuni fatti, anche a scapito di altri, o con una ottica tutta personale.
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I ruoli degli intervistati sono molto diversi. Si va da Cipellini, per un lungo periodo senatore ed addirittura capogruppo, a Garino, consigliere regionale, a Fossati, vicepresidente dell’amministrazione provinciale, a Viara, molto vicino ad Antonio Giolitti, a Domenico Romita (solamente omonimia con il ministro e leader socialdemocratico), all’avvocato Dino Sciolla, persona schiva e sempre portata a sottodimensionare il proprio impegno e il proprio ruolo.
1 In Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, n. 98, primo semestre 1988.