Articoli

Libro su Rifondazione Comunista

Riproposizione della Presentazione del libro “Rifondazione Comunista. Dal movimento dei movimenti alla chiusura di «Liberazione», storia di un partito nella crisi della sinistra italiana”, di Sergio Dalmasso (Red Star Press, 2021).

Download “Capitolo 1 storia di Rifondazione Comunista”

Storia-di-Rifondazone-Comunista-Capitolo-1.pdf – Scaricato 8728 volte – 402,02 KB

Libro su Rifondazione Comunista presentato da SU La testa rivista

Con l’autore, Daniela Chironi (assegnista di ricerca Scuola Normale di Pisa) e Paolo Ferrero (direttore Su la Testa).

In diretta su Youtube (https://youtu.be/WuTJrt2AUUM) e sulle pagine Facebook di @sulatestarivista e @rifondazione.comunista

***

Segui il canale YouTube Sergio Dalmasso

La varietà di argomenti presenti nei video crea un ambiente educativo e informativo che copre una vasta gamma di temi, contribuendo così a una comprensione più profonda della storia e della società.

Sergio Dalmasso emerge come una guida autorevole, fornendo non solo informazioni storiche accuratamente documentate, ma anche interpretazioni illuminate che stimolano la riflessione critica.

Il canale rappresenta una piattaforma imprescindibile per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della storia e della politica attraverso la prospettiva di un esperto appassionato.

Con video che coprono una varietà di argomenti e figure di rilievo, il Canale YouTube di Sergio Dalmasso si conferma come una risorsa educativa e coinvolgente per gli appassionati di storia e cultura.

***

Il libro sulla storia dei primi 10 anni di Rifondazione comunista è presente gratis nel quaderno CIPEC numero 31:

Download “Quaderno CIPEC Numero 31 (Libro sul primo decennio di Rifondazione di S. Dalmasso)”

Quaderno-CIPEC-Numero-31.pdf – Scaricato 8847 volte – 1,03 MB

 

SU LA TESTA PRESENTA RIFONDAZIONE COMUNISTA

EVENTO ONLINE LUNEDÌ 11 APRILE 2022 DALLE ORE 18:30 ALLE 19:30

Presentazione del libro “Rifondazione Comunista. Dal movimento dei movimenti alla chiusura di «Liberazione», storia di un partito nella crisi della sinistra italiana”, di Sergio Dalmasso (Red Star Press, 2021).

SU La testa rivista mensile diretto da Paolo Ferrero

Con l’autore, Daniela Chironi (assegnista di ricerca Scuola Normale di Pisa) e Paolo Ferrero (direttore Su la Testa).

In diretta su Youtube (https://youtu.be/WuTJrt2AUUM) e sulle pagine Facebook di @sulatestarivista e @rifondazione.comunista

L’evento è stato promosso e condiviso in facebook da tanti, tra cui il gruppo Spazio Cultura.

Un utile libro sulla storia di Rifondazione Comunista

di Rosario MARRA

Il 2021 è stato un anno attraversato da importanti anniversari per coloro che si richiamano al comunismo: i 150 anni della Comune di Parigi, i 100 anni dalla fondazione del PCI, ma anche i 30 anni dalla nascita del PRC, una delle varie (forse troppe) formazioni comuniste del nostro Paese.

Inoltre, l’anno che volge al termine ha visto anche alcune scadenze congressuali: in queste settimane s’è avviata la fase congressuale del PCI e si sono già tenuti i congressi nazionali di Sinistra Anticapitalista e del PRC.

Per quanto riguarda quest’ultimo Partito, la recente uscita del libro di Sergio Dalmasso (“Rifondazione comunista”, edizioni Red Star Press) è stata pressoché coincidente con entrambe le occasioni: da un lato, il trentennale del  Partito, nato nel dicembre 1991, dall’altro, la citata scadenza dell’ XI Congresso nazionale del PRC conclusosi lo scorso ottobre.

Download “Capitolo 1 storia di Rifondazione Comunista”

Storia-di-Rifondazone-Comunista-Capitolo-1.pdf – Scaricato 8728 volte – 402,02 KB

Nell’approccio storico, uno degli scogli che tradizionalmente s’incontra è sicuramente la scelta del tipo di periodizzazione per individuare le caratteristiche di questa o quella fase nel suo collegamento con il contesto sociale, istituzionale, nazionale e internazionale.

L’autore ha scelto la suddivisione decennale della storia di Rifondazione. L’attuale volume è così il secondo dell’opera e affronta il periodo 2001-2011 (il sottotitolo è “Dal Movimento dei Movimenti alla chiusura di Liberazione, storia di un Partito nella crisi della sinistra italiana”).

Il precedente volume, Rifondare è difficile, uscito nel 2002, si soffermava sul primo decennio: dal 1991 al 2001. (E si trova anche nel Quaderno CIPEC 31 di seguito, ndr)

Download “Quaderno CIPEC Numero 31 (Libro sul primo decennio di Rifondazione di S. Dalmasso)”

Quaderno-CIPEC-Numero-31.pdf – Scaricato 8847 volte – 1,03 MB

È ovvio che le periodizzazioni, per quanto utili, sono convenzionali, e quelle riguardanti l’arco temporale decennale sono una delle più usate (non a caso, ad esempio, si parla di anni ’60, anni ’70, ecc.).

C’è chi nella storia dei Partiti lega le periodizzazioni soprattutto ai Congressi o ai cambi di segretario, o, ancora, ai risultati delle varie scadenze elettorali, alle scissioni o alle fusioni con altre forze.

L’approccio di Dalmasso cerca però di evitare un’eccessiva accentuazione di questo o quell’aspetto della storia del PRC, pur individuando con chiarezza i punti di snodo del dibattito e degli orientamenti politici assunti nell’arco del decennio.

In effetti, l’autore fornisce una sorta di guida per approfondire l’aspetto o gli aspetti della vita del Partito che maggiormente possono interessare i lettori.

Il libro ha tre introduzioni (Musacchio, Russo Spena, Dalmasso stesso ) ed è articolato in sei capitoli e delle conclusioni.

È corredato da una robusta bibliografia di oltre 200 articoli di riviste, quotidiani e volumi che vengono parzialmente passati in rassegna nell’introduzione dell’autore.

È proprio dall’iniziale rassegna storico-critica (ma, ancora di più, dalla lettura del testo) che si comprende l’impostazione data alla pubblicazione.

Ad esempio, si criticano alcuni scritti su Rifondazione – citandone titoli ed autori – evidenziando magari che si tratta di un testo tutto autocentrato e insufficiente nel motivare i continui passaggi politici” oppure che siamo in presenza di un lettura tutta soggettiva e di parte”.

Ma, contemporaneamente, non si lesinano apprezzamenti ad altri lavori di ricostruzione critica.

Bartolino, ad esempio, viene lodato perché costruisce un lavoro organico e approfondito sul partito e permette di comprenderne modificazioni, comportamenti, strutture, come pure si valuta positivamente lo studio del sociologo Fabio De Nardis perché segue con attenzione il dibattito del settimo Congresso (2008)  la dialettica interna, i meccanismi di elaborazione e funzionamento”.

Parimenti elogiati sono i contributi di Raul Mordenti, soprattutto Non è che l’inizio.- Vent’anni di Rifondazione Comunista“.

Biografia ragionata

Insomma, Dalmasso fornisce anche una sintetica bibliografia ragionata per chi vuole approfondire la storia di Rifondazione e giungere ad un serio bilancio critico ed autocritico.

Va comunque sottolineato che il libro, per una chiara e condivisibile scelta dell’autore, non prende parte per nessuna delle posizioni politiche interne al dibattito del PRC, né vuole trarre conclusioni su quanto accuratamente descritto.

È una scelta che va apprezzata, poiché, a parere di chi scrive, il compito di un bilancio è sì sempre prevalentemente politico, ma deve anche colmare la mancanza di “uno studio che racconti nel modo più oggettivo possibile la storia, i fatti, per dirla con l’introduzione stessa di Dalmasso.

Peraltro, è proprio su come intendere il bilancio critico ed autocritico che si situa uno dei limiti maggiori della storia di Rifondazione.

Un esempio, per chiarirci: il problema non è, riferendoci alle “innovazioni teoriche” del periodo bertinottiano, di criticarle mummificando l’esperienza novecentesca del Movimento operaio con atteggiamenti nostalgici e folcloristici; e, parallelamente, verso il secolo scorso non si può nemmeno dare l’impressione di una posizione “filo-veltroniana” di sinistra, dove può sembrare che il vero scopo non sia tanto la riflessione teorica e strategica, bensì rendersi politicamente affidabili verso il centro-sinistra dell’epoca.

Sul piano dell’autocritica ragionata, uno dei più noti dirigenti del PRC, Paolo Ferrero, riferendosi al Movimento No Global – che per quanto sviluppatosi solo nei primi anni del decennio ha avuto conseguenze politiche che temporalmente sono andate ben oltre – ha puntualmente osservato (sulla rivista “Su la testa” del luglio 2021):

Sul piano istituzionale, lo sbocco proposto da Rifondazione fu quello di costruire il programma comune con il centro-sinistra in vista di un’alleanza di governo…

Pensavamo che si potesse determinare un circolo virtuoso e, invece, si determinò un riflusso del Movimento e una limitata capacità contrattuale sul piano politico.

Si può discutere a lungo dei singoli errori tattici, ma a me pare che il problema stesse nel manico e cioè nell’aver pensato di poter far vivere l’alternativa dentro l’alternanza.

È stato un errore drammatico e a vincere è stato il bipolarismo e il liberismo”.

In realtà, uno dei problemi politici dei bilanci autocritici è che non sempre ad una correttezza formale degli stessi corrispondono comportamenti conseguenti, e ciò sia detto senza alcun intento polemico, ma come mera constatazione del fatto incontestabile che il “governismo” rimane una politica dura a morire.

In ogni caso, al di là delle singole questioni, il fattore “bilancio” è uno dei contributi che può dare un’attenta lettura del libro, soprattutto per chi ha vissuto direttamente o indirettamente le vicende del 2001-2011.

E tuttavia ci sono altri fattori non meno importanti che rafforzano l’utilità del lavoro di Dalmasso: mi riferisco alla costruzione/ricostruzione di una memoria storica attiva e dinamica seppure su un periodo temporalmente abbastanza recente.

Per lettori e lettrici più giovani, la trasmissione della memoria soprattutto rispetto a quei momenti che hanno visto il protagonismo di una nuova generazione, come avvenne a Genova 2001 e nei Social Forum, può aiutare, entro certi limiti, anche la pratica, ad esempio, dalle recenti mobilitazioni contro il G-20.

Ho già detto che le periodizzazioni, per quanto utili, sono convenzionali.

E forse possono essere eccessivamente schematiche. In questo caso, sarebbe utile rileggere/procurarsi anche il primo volume del 2002, opportunamente richiamato dall’autore, e ciò per avere una visione unitaria dei primi venti anni del PRC.

Infatti, è chiaro che tra il primo e il secondo decennio della storia del PRC, come ci sono elementi di diversità, così ce ne sono di continuità.

Ad esempio, la segreteria Bertinotti, durata ben 12 anni dal 1994 al 2006, attraversa entrambi i decenni. E in entrambi i decenni si colloca anche la maledizione delle scissioni, i cui nodi sono sostanzialmente sempre gli stessi: il rapporto coi Democratici di sinistra prima e col PD dopo, così come il rapporto col governo Dini prima e quello coi governi Prodi e d’Alema nel secondo decennio.          

Va altresì detto che il periodo 2001-2011 si caratterizza anche per un tentativo di inversione della tendenza alla frammentazione: l’esperienza della Federazione della Sinistra incentrata soprattutto su PRC e Comunisti Italiani.

Si trattò di un’esperienza nata già in una fase calante della sinistra d’alternativa e, in particolare, dei comunisti, e dopo alcuni anni cadde sia sul problema delle cessioni di sovranità” dai singoli Partiti alla Federazione e sia, ancora una volta, per visioni diverse sul rapporto col centro-sinistra.

Ma va comunque ricordato il buon risultato che ebbe la Federazione della Sinistra nelle amministrative del 2011 proprio a Napoli, dove riuscì ad avere un ruolo rilevante nell’avvio di quella esperienza di rottura che è stata la prima giunta De Magistris.

Riflettere su quella esperienza federativa, di cui i promotori non hanno mai fatto un bilancio comune, ci sembra importante se si vuol rilanciare una politica di unità dei comunisti che, altrimenti, si riduce a mero auspicio.

Il libro si chiude con la fine delle pubblicazioni di “Liberazione”, il quotidiano del Partito.

Si tenterà l’avventura di un’edizione online, ma anche quella non sarà coronata da successo.

In sintesi, sull’insieme del volume, penso che si possa condividere la valutazione di Russo Spena: “Il lavoro certosino di Dalmasso è importante perché riannoda i fili di una memoria che ci appare confusa, fagocitata dall’ipostatizzazione del presente senza futuro. È essenziale, poi, per Rifondazione Comunista che ha avuto come orizzonte il “comunismo diffuso“”.

L’augurio, ora, è che l’autore proceda anche col terzo volume per il successivo decennio 2011-2021, in modo da fornire un ulteriore contributo per il bilancio condiviso di un’esperienza ancora in corso.

Fonte Lef La rivista, 5 dicembre 2021.

Download articolo

Rosario Marra Rifondazione Comunista Dalmasso

Michele TERRA (a cura di), Antifascismo e rivoluzione.

Storia critica dei movimenti reazionari di massa, Roma, Redstarpress, 2021.

 

Antifascismo e Rivoluzione copertina libroAntifascismo e rivoluzione, Michele Terra è attivista politico bolognese e dirige l’Associazione culturale Victor Serge.

Il breve testo, da lui curato, ha il merito di condensare sinteticamente almeno tre temi:

– la presenza di una estrema destra in Italia, nella sua continuità rispetto al ventennio fascista

– il carattere sessista e maschilista di questa area politica, dalle avventure coloniali mussoliniane, alla “difesa della razza”, alle proposizioni leghiste (non solamente di Borghezio)

– l’incomprensione, da parte delle forze di sinistra, delle radici sociali che hanno portato alla affermazione del nazismo.

Ancora: una breve panoramica sullo stragismo fascista, nel nostro paese, nel corso degli anni ’70,

mai perseguito sino in fondo ed oggi dimenticato in una generica valutazione sugli “anni di piombo”.

Terra passa in rassegna la vittoria fascista che segue la frontale sconfitta operaia dopo il “biennio rosso”,

i crimini coloniali, la oggettiva continuità degli apparati statali dopo il 1945 e l’uso del MSI, partito neo-fascista nato già nel 1946, durante tutta la storia repubblicana.

Nel nuovo millennio, l’estrema destra assume connotazioni diverse, sposando le tesi della “sostituzione etnica”, dell’opposizione all’islamismo, della priorità nazionale.

Non mancano i riferimenti ad esponenti della Lega (Borghezio, Savoini),

al legame con la rivista “Orion”, ai richiami alla “stirpe”, a dichiarazioni razziste e antisemite di molt* elett*, al rifiuto populista di distinguere fra destra e sinistra.

Piero Nobili passa in rassegna l’ascesa del nazismo in Germania,

sottovalutata e assecondata dalle forze di sinistra che rifiutano quell’unità di azione che avrebbe, ancora alla vigilia del gennaio 1933, potuto costruire una opposizione efficace all’hitlerismo:

Gli errori del Partito comunista tedesco si intrecciano con quelli dell’Internazionale, per anni legata alla assurda teoria del “socialfascismo”.

Tocca, quindi le potenzialità della Resistenza italiana che l’autore ritiene non compiutamente utilizzate e valorizzate dalle forze politiche e sociali della sinistra.

Dal compromesso con la monarchia, al ritorno del dominio padronale in fabbrica, dalla continuità di tutto l’apparato amministrativo, militare, giudiziario,

scolastico all’uso dell’estrema destra in funzione anticomunista, il panorama del dopoguerra segna l’esaurirsi della spinta propulsiva del “vento del nord”, a favore di una sostanziale restaurazione dei rapporti economici e sociali pre-fascisti.

La strategia della tensione, i tentativi di golpe, dal piano Solo a quello, che l’autore analizza, voluto da Junio Valerio Borghese (7-8 dicembre 1970) sino allo stragismo che costella tutto un decennio (piazza Fontana, piazza della Loggia, le bombe sui treni,

la stazione di Bologna, Peteano…) sono la diretta continuazione, in una fase di forte scontro sociale e di crescita di movimenti di opposizione, della voluta protezione,

a livello nazionale e internazionale, di forze fasciste e golpiste.

Chiara Mazzanti prende in esame i legami fra tematiche proprie del ventennio mussoliniano e della Repubblica sociale e gli attuali slogan della estrema destra.

Ne emerge un doppio “statuto dello straniero, ritenuto pericoloso, ma anche oggetto sessuale (Venere, se donna), in un antifemminismo crescente,

caratterizzato dalla riproposizione del ruolo tradizionale di moglie e madre (si pensi a Vox in Spagna e alle tendenze reazionarie, politiche e culturali, non solamente lepeniste, in Francia).

Chiudono il testo scritti di Gramsci e di Trotskij. Del primo si riportano lo scritto successivo alla morte di Giacomo Matteotti.

La commozione per il suo martirio non nasconde le critiche alle scelte riformiste che hanno sempre sottovalutato la possibilità di un colpo di stato e lo splendido discorso (l’unico) da lui svolto alla Camera (16 maggio 1925).

Al di là del contenuto (l’opposizione alla legge che limita l’attività delle associazioni) e delle schermaglie dialettiche con Mussolini e Farinacci, è ammirevole (in particolare oggi) la capacità di analisi strutturale, di lettura delle tendenze delle classi sociali e della questione meridionale.

Di Trotskij gli autori (di matrice trotskista) riportano una attenta valutazione del nazionalsocialismo e frontali critiche all’atteggiamento di Stalin verso di esso (si pensi al patto russo-tedesco dell’agosto 1939).

Un testo agile, sintetico che compendia materiali utili a chiunque si impegni contro il crescente pericolo di destra, non solamente nel nostro paese.

Genova, 1 gennaio 2022

Sergio Dalmasso

Download scheda libro

Download “Scheda di Sergio Dalmasso "Antifascismo e rivoluzione" (Michele Terra "a cura di")”

Michele-TERRA-Antifascismo-e-rivoluzione.pdf – Scaricato 890 volte – 661,50 KB

In occasione della recente uscita del libro della Red Star Press “Antifascismo e rivoluzione”:

http://bit.ly/3qTzbxT Il video della relazione del curatore, Michele Terra, al seminario online, tenuto nel giugno 2020,

“RESISTERE ALL’ONDA NERA – La nazionalizzazione delle masse: fascismo e antifascismo oggi”.

La relazione di Michele Terra, dal tema “Classe e antifascismo”,

ripercorre alcuni dei temi presenti nel libro, in particolare nella prima parte del saggio “Fascismo e Fascismi, Resistenza e Resistenze”.

Unigramsci Genova

L’Unigramsci  (Università popolare Antonio Gramsci) ha sede a Roma; è una associazione senza fini di lucro nata nel 2014.

Unigramsci Genova

L’Unigramsci arriva a Genova con una sezione staccata collocata all’interno del progetto casadeipopoli inaugurata il 6 marzo 2021.

La casa dei popoli di Genova organizza un ciclo di 11 lezioni aperto da questo incontro con Sergio Dalmasso intitolato: Vita e pensiero di Rosa Luxemburg.

La lezione di Sergio Dalmasso sulla figura di Rosa Luxemburg è stata trasmessa in diretta streaming YouTube tramite il canale Casa dei Popoli Genova e sulla pagina Facebook il 9 marzo 2021 dalle ore 18:00.

La lezione è stata trasmessa anche in differita da RadioGrAmma-Buridda AM 1359 KHz e resa disponibile sul sito buridda.org.

Hanno partecipato alla videoconferenza: Patrizia Poselli, Cinzia Ronzitti, Giovanni Ferretti, Roberta Piazza, Lautaro Castro.

Le recenti pubblicazioni di Sergio Dalmasso tra cui il libro: Una donna chiamata rivoluzione. Vita e opere di Rosa Luxemburg, edizione RedStar Press Roma sono presenti nella seguente foto.

Unigramsci Genova presenta Libro su Rosa Luxemburg

Corsi e seminari dell’Unigramsci

Antropologia

La costruzione dell’egemonia culturale statunitense in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale

Alessandra Ciattini

2021

Antropologia

Pandemia e Capitalismo

Alessandra Ciattini
Beniamino Caputo

2021

Economia

I parte del testo Perla Critica (Gianfranco Pala)

Carla Filosa

2021

Economia

II parte del testo Perla Critica (Gianfranco Pala)

Francesco Schettino

2021

Economia

Storia della organizzazione del lavoro: un minicorso

Domenico Laise

2021

Filosofia

Controstoria della filosofia in una prospettiva marxista – Primo ciclo: la filosofia antica dai presocratici a Socrate

Renato Caputo

2021

geoeconomia

Corso di Geoeconomia del terzo millennio

Andrea Vento

2021

Pensiero Politico

Internazionalismo e questione nazionale nella storia del movimento dei lavoratori

Francesco Cori

2021

Antropologia

“Il socialismo e l’uomo a Cuba” di Ernesto Che Guevara, lettera al giornalista uruguayano Carlos Quijano (1965) : Esiste un’etica marxista?

Alessandra Ciattini

2020

Economia

Imperialismo e disuguaglianze

Francesco Schettino

2020

Economia

I paradigmi fondamentali della Organizzazione del Lavoro (OdL)

Domenico Laise

2020

Filosofia

La distruzione della ragione

Renato Caputo

2020

Filosofia

Democrazia e colonialismo. Il lato oscuro dell’occidente. Le ragioni profonde dei fenomeni razzisti

Francesco Cori

2020

Filosofia

Salario minimo e reddito di cittadinanza

Carla Filosa

2020

Antropologia

Le illusioni del postmodernismo

Alessandra Ciattini

2019

Economia

L’organizzazione del Lavoro nella fabbrica capitalistica

Domenico Laise

2019

Filosofia

Le origini filosofiche del marxismo: la filosofia di G.W.F. Hegel

Renato Caputo

2019

Filosofia

Concezione Materialistica della Storia

Carla Filosa

2019

Filosofia

Sull’Egemonia

Francesco Cori

2019

Antropologia

Breve Storia Della Riflessione Sulla Religione

Alessandra Ciattini

2018

Diritto

Corso di Diritto

Claudio De Fiores

2018

Economia

L’attualità di Marx

Francesco Schettino
Carla Filosa
Domenico Laise

2018

Filosofia

Poiesis e Praxis nella cultura occidentale

Felice Renda

2018

Storia

Controstoria del secolo breve (II parte): dal secondo dopoguerra ai giorni nostri

Renato Caputo

2018

Storia

Sovranità e conflitto nella Teoria Politica Moderna

Francesco Cori

2018

Antropologia

La Storia religiosa dell’America Latina e del Caribe

Alessandra Ciattini

2017

Economia

L’attualità di Marx (2017)

Francesco Schettino
Carla Filosa
Domenico Laise

2017

Filosofia

Il concetto marxiano di praxis nelle Tesi su Feuerbach e L’eredità della filosofia classica tedesca

Felice Renda

2017

Storia

Controstoria del secolo breve (I Parte)

Renato Caputo

2017

Economia

Critica al Capitalismo

Carla Filosa
Francesco Schettino

2016

Filosofia

Corso introduttivo di filosofia marxista

Renato Caputo
Rosalinda Renda

2016

Giornalismo

Pratica di Giornalismo

Eugenio Cirese
Paolo Miggiano
Valerio Strinati
Marco Luzzatto

2016

Pensiero Politico

Introduzione a Gramsci

Raul Mordenti

2016

Pensiero Politico

Il pensiero di Lukács

Lelio La Porta
Antonino Infranca

2016

Storia

Un mondo nuovo: istituzioni operaie e popolari nell’Italia post-unitaria

Valerio Strinati
Giacomo Gabbuti

2016

Economia

Critica all’economia politica

Francesco Schettino
Carla Filosa

2015

Storia

Un mondo nuovo: istituzioni operaie e popolari nell’Italia liberale

Giacomo Gabbuti
Valerio Strinati

2015

Intervista a Sergio Dalmasso Lelio Basso

Sergio Gavino Contu di “per Riconquistare l’Italia” intervista Sergio Dalmasso, professore, scrittore e storico del movimento operaio, Lelio Basso video.
Parleremo di Lelio Basso attraverso il suo pensiero e le sue idee: un grande protagonista della storia del ’900 in Italia.
A Lelio Basso si deve, tra le altre cose, la grande divulgazione delle opere di Rosa Luxemburg in Italia.
Fu uno dei padri della Costituzione Repubblicana, autore e coautore in particolare degli art. 3 e 49.
Lelio Basso – la ragione militante: vita ed opere di un socialista eretico” di Sergio Dalmasso ed. Red Star Press, Roma 2018.

Download “Primo capitolo del libro Lelio Basso”

Capitolo1-Lelio-Basso-La-ragione-militante.pdf – Scaricato 9923 volte – 308,09 KB
Lo si può acquistare anche su Amazon al seguente:
Lelio Basso video e copertina libro
e-mail : info@lacostituzione.org
***
La fede di un laico, in Alfonso Botti (a cura), Storia ed esperienza religiosa, Urbino, QuattroVenti,
2005.

Download “La fede di un laico. Dimensione religiosa, questione cattolica e democristiana nel pensiero e nell’opera di Lelio Basso”

La-fede-di-un-laico-Storia-ed-esperienza-religiosa.pdf – Scaricato 3636 volte – 194,39 KB
Lelio Basso: un maestro scomodo

Download “Lelio Basso: un maestro scomodo (di S. Dalmasso)”

Calendario-del-Popolo-N.-602-Lelio-Basso-un-maestro-scomodo.pdf – Scaricato 5122 volte – 109,47 KB
**

Alcune informazioni da wikipedia su Lelio Basso

Da WIKIPEDIA: “Basso era uno dei fascinatori del Psi. Aveva scritto un libro di successo, Il Principe senza scettro, e si atteggiava a Lenin italiano (cui un poco somigliava) ricalcandone le mosse. Era un oratore formidabile, capace di battute e di ironia a non finire: una voce morbida, flessuosa, un po’ femminile che persuadeva e incantava. Le donne lo adoravano e lui adorava le donne.

La vita di Lelio Basso fu una miscela di attività e ricerca intellettuale, unita alla ricerca di uno strumento politico efficiente, il tutto su scala internazionale.

In qualità di esperto ed interprete del lavoro di Marx, egli adottò un approccio originale nella sua rielaborazione della visione del socialismo e attinse a diverse linee di pensiero che venivano dalla sfera del pensiero democratico, nel significato più ampio possibile del termine (la tradizione democratica francese, il “socialismo accademico” tedesco, il pensiero socialista italiano e gli Austromarxisti).

Durante il suo internamento egli lesse le opere di Rosa Luxemburg e lavorò poi instancabilmente, per promuovere una consapevolezza critica del suo pensiero in Italia.

Una approfondita ricostruzione del suo itinerario politico è stata fornita dallo storico Giancarlo Monina, anche grazie alle testimonianze dei parenti e alla documentazione disponibile presso la Fondazione Basso.

Luxemburg Grosseto

Sergio Dalmasso presentazione libro

Una donna chiamata rivoluzione

Vita e opere di Rosa Luxemburg

di Sergio Dalmasso

 

Luxemburg Grosseto

GIORNO: SABATO 30 MARZO 2019 alle ore 18:00

Video dell’evento:


La cultura della politica … la politica della cultura
PRESENTAZIONE DEL LIBRO:
“UNA DONNA CHIAMATA RIVOLUZIONE. VITA E OPERE DI ROSA LUXEMBURG”
interverranno:

SERGIO DALMASSO

Saggista, storico – Autore del libro

ADRIANO POLETTO

LUOGO: Capannone viale Europa 65 – Grosseto

ORGANIZZATO dalla Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista Grosseto

A SEGUIRE PER CHI LO DESIDERA
Alle ore 20.00
Cena di auto finanziamento – Prezzi popolari

***
Sergio dalmasso: Nato a Boves, in provincia di Cuneo, nel 1948, è impegnato in politica fin dai tempi della scuola superiore e del Movimento Studentesco.
Militante del Pdup e, in seguito, di Democrazia Proletaria, è stato segretario provinciale di Rifondazione Comunista dal 1991 al 1995 e dal 2003 al 2005. Consigliere regionale Piemonte dal 2005-2010.
Parallelamente, sia come presidente del CIPEC di Cuneo, sia come collaboratore avendone ceduto le redini al giovane Nello Fierro, porta avanti un’intensa attività di studio e divulgazione della storia e della cultura del movimento operaio con i quaderni del CIPEC (e non soltanto) arrivati al 25-esimo anno di pubblicazione. Quasi un record oggigiorno tra le riviste.
Tra le sue pubblicazioni, per Red Star Press, anche il volume Lelio Basso. La ragione militante: vita e opere di un socialista eretico (2018).

Ha inoltre insegnato lettere per 40 nelle scuole superiori.

Luxemburg Grosseto locandina dell’evento

 

Locandina presentazione Rosa Luxemburg

Presentazione libreria UBIK

Una donna chiamata rivoluzione

Venerdì 22 marzo alle ore 18 Libreria UBIK:

incontro con lo scrittore

Sergio Dalmasso

e presentazione del libro

“Una donna chiamata rivoluzione”

Vita e opere di Rosa Luxemburg nel centenario della sua uccisione (Editore Red Star Press).

Introduce

Franco Zunino

Presentazione libreria UBIC

Presentazione libreria UBIK
CORSO ITALIA, 116R
17100 Savona
Cornetta telefonica
Telefono: 019 838 6659

Sergio Dalmasso ricostruisce con la mente e con il cuore la storia e le opere di Rosa Luxemburg (tra i classici fondamentali del marxismo).

La sua scelta di campo della sovversione dell’ordine costituito da industriali, proprietari terrieri, sbirri e regnanti già quando frequentava ancora il liceo a Varsavia.

La sua inesauribile battaglia contro il riformismo, la lotta contro la guerra, l’opposizione al cedimento della socialdemocrazia europea.

Gli anni del carcere, la tragica sconfitta del tentativo rivoluzionario e, infine, l’assassinio del gennaio 1919: una perdita di portata epocale per il movimento operaio.

I suoi assassini, uccidendola, non riuscirono però a far tacere la sua voce che, più attuale che mai, continua a parlare a chiunque nel tempo continuerà a schierarsi dalla parte degli oppressi.

Zunino Franco e Dalmasso Sergio

Pubblico libreria UBIC

Foto da facebook di Marco Sferini

Due Rose (Luxemburg)

di Diego GIACHETTI

Una donna chiamata rivoluzione e Socialismo o barbarie

Due sono i libri che la casa editrice Red star press di Roma dedica a Rosa Luxemburg in occasione del centenario della sua morte, avvenuta nella notte fra il 15 e il 16 gennaio quando, assieme a Karl Liebknecht, fu arrestata a Berlino e trucidata dalla soldataglia.

Il primo, di Sergio Dalmasso, Una donna chiamata rivoluzione, traccia un succinto e avvincente ritratto della protagonista, cogliendo e intrecciando la dimensione personale con quella pubblica.

Il secondo, curato da Nando Simeone e pubblicato in collaborazione col Centro studi Livio Maitan, riprende uno degli scritti più citati, Socialismo o barbarie, di Rosa Luxemburg, col quale è ricordato un saggio che nelle principali raccolte degli scritti della rivoluzionaria polacca appare con il nome di La crisi della socialdemocrazia e ha come riferimento la denuncia dell’atteggiamento dei partiti socialisti della Seconda Internazionale di fronte allo scoppio della Prima guerra mondiale, descritta come un vero e proprio precipitare dell’umanità in una crisi di civiltà, provocata dall’imperialismo capitalista.

Tra i classici del marxismo

Sia l’autore che il curatore tracciano un ritratto a tutto campo dei temi politici e teorici da lei trattati nel corso della sua vita. La sua opera appartiene pienamente alla definizione di classici del marxismo.

Per classici, precisa Dalmasso, sono da intendersi quei testi che davanti ai nodi dell’oggi si rivelano più vivi che mai.

Tuttavia, i suoi lavori restano ancora misconosciuti e la sua eredità a dir poco problematica, certamente però è ricca e preziosa, una miniera i cui filoni sono ancora in parte da esplorare e ancora parlano al nostro tempo.

Solo con l’impetuoso e gioioso clima prodotto dalle lotte studentesche e operaie degli anni Sessanta e Settanta e la contemporanea nascita di formazioni politiche “eretiche” alla sinistra dei partiti tradizionali, con un certo seguito soprattutto tra le fasce giovanili politicizzate, si ebbe la riscoperta del pensiero di Rosa Luxemburg, come alternativa alla deriva riformista socialdemocratica in Occidente, al socialismo reale di stato ad Oriente e allo stesso leninismo, come provò a fare Lelio Basso, sostenendo che mentre Lenin aveva concentrato il fuoco della sua battaglia sull’anello più debole della catena capitalistica mondiale, la Luxemburg invece aveva una visione meno tattica e più strategica, a lunga scadenza sui problemi di una rivoluzione in una società capitalistica altamente sviluppata.

Fu una riscoperta che faceva i conti con abiure, condanne e calunnie vere e proprie operate da politici e “storici” dei partiti comunisti a partire dall’affermazione dello stalinismo in Unione Sovietica.

Nella seconda metà degli anni Venti si coniò l’accusa di luxemburghismo, al pari di trotskismo, bordighismo, anche se meno grave, secondo il vademecum dei peccati stabiliti da Stalin; tutte però erano trattate come deviazioni tipiche dei sostenitori dei nemici della classe operaia.

CONTINUA…

in dalla parte del torto

Ivrea libro Dalmasso Rosa Luxemburg – Venerdì 15 febbraio 2019, ore 21, presso la Sede ANPI, via Dora Baltea 1, lo storico Sergio Dalmasso presenta:

UNA DONNA CHIAMATA RIVOLUZIONE

 Vita e opere di Rosa Luxemburg

Introduce e modera l’incontro la giornalista Rita Cola

Con il contributo del professor Franco Di Giorgi

Locandina presentazione libro Dalmasso all'ANPI IVREA di Mario Beiletti

Presentazione Rosa Luxemburg Anpi Ivrea

Ivrea libro Dalmasso Rosa Luxemburg, Continuiamo con la nostra opera di divulgazione culturale e riflessione politico-sociale, come da tempo stiamo proponendo con gli incontri nella Sede dell’Anpi.

Nell’avanzata delle destre, nella caduta dei valori, la nostra Associazione è impegnata nel riaffermare l’antifascismo che solo può salvare la democrazia e le nostre libertà.

Mettiamo in gioco la Memoria storica ed il valore della Costituzione. È però indubbio che sia necessario conoscere e comprendere a largo raggio ed una buona lezione di storia non potrà che essere utile a tutti noi.

Per questo non dovete assolutamente perdere l’incontro che vi proponiamo, sulla figura di Rosa Luxemburg.

Mario Beiletti

 

“Malgrado le sue opere siano tra i classici fondamentali del marxismo e la sua vita un esempio di coerenza e coraggio impossibile da mettere in discussione, i libri di Rosa Luxemburg restano misconosciuti e la sua eredità a dir poco problematica.

Ma chi era Rosa Luxemburg?

Quali furono i luoghi in cui avvenne la sua formazione giovanile, quali le temperie culturali che agitarono il suo tempo, chi i suoi inseparabili compagni di strada e chi, al contrario, i suoi principali avversari politici?

In modo agile e documentato, Sergio Dalmasso ricostruisce con la mente e con il cuore la storia di Rosa Luxemburg, la sua inesauribile battaglia contro il riformismo e la sua inesorabile opposizione al processo di burocratizzazione a cui nessuno struttura può dirsi immune.

Allo stesso modo, nelle pagine del libro, scorre l’epopea della Lega di Spartaco e concorrono al racconto personaggi fondamentali, da Karl Liebknect a Leo Jogiches, da Clara Zetkin a Franz Mehring.

Insieme a loro, ecco il dissenso da Lenin sulla questione del partito e dell’organizzazione, la lotta contro la guerra e l’opposizione al cedimento della socialdemocrazia tedesca ed europea, gli anni del carcere, la tragica sconfitta del tentativo rivoluzionario e, infine, l’assassinio del gennaio 1919: una perdita di portata epocale per tutta la storia futura del movimento operaio.”

Un cordiale, caloroso invito

***

Di seguito un saggio di Sergio Dalmasso pubblicato molti anni fa sul Calendario del popolo n. 616 intitolato: Rosa Luxemburg: un altro comunismo?

Download “Rosa Luxemburg, un altro comunismo? di S. Dalmasso”

Calendario-del-Popolo-Numero-616-Rosa-Luxemburg.pdf – Scaricato 6214 volte – 131,50 KB