Candidati comunali Genova Sinistra Alternativa
Lunedì 28 aprile 2025 sono state presentate/i, all’ASSEMBLEA PUBBLICA presso la sala CAP (via Albertazzi 3r – Genova), per la lista Sinistra Alternativa – con Antonella Marras sindaca – le candidate e i candidati alle elezioni comunali di Genova del 25 e 26 maggio 2025.
La lista Sinistra Alternativa si presenta nei municipi con i seguenti candidati presidente:
- Municipio I centro-est: Daniele Cinti, 48 anni, impiegato, già attivo nel terzo settore;
- Municipio II centro-ovest: Sergio Dalmasso, 77 anni, ex insegnante, storico autore di diversi libri, cure, saggi (presenti in questo sito web), già segretario regionale ligure del PRC e consigliere regionale in Piemonte;
- Municipio III bassa-Valbisagno: Davide Ghiglione, 49 anni, impiegato pubblico, attivista ambientale e già consigliere municipale in Valpolcevera;
- Municipio IV media-Valbisagno: Sergio Chiossone, 64 anni, ex bancario, attivista antifascista;
- Municipio V Valpolcevera: Roberta Piazzi, 71 anni, ex dipendente comunale, segretaria del circolo PRC della Valpolcevera;
- Municipio VI Medio Ponente: Manuela Veneziano 44 anni, impiegata, attiva nei comitati della scuola;
- Municipio VII Pontente: Rosario Russo, 74 anni, ex impiegato pubblico, musicista ed animatore culturale;
- Municipio IX Levante: Alberto Soave, 63 anni, attivista antifascista.
Presente anche Marco Loconte, il quale, dopo aver ritirato la sua candidatura a sindaco, ha deciso di appoggiare la candidata sindaca Antonella Marras.
Di seguito i candidati e le candidate per il consiglio comunale Genova:
Bertullacelli Norma, 72 anni, ex insegnante;
Li Puma Antonio, 41 anni, operaio;
Scali Andrea, 53 anni, operativo onlus;
Agostino Adriano, 85 anni, pensionato;
Barbagelata Severino, 63 anni, ex informatore scientifico;
Barbosa Elizabete, 66 anni, assistente agli anziani;
Barresi Gabriella, 49 anni, grafica;
Battaglia Tina, 74 anni, pensionata ex dipendente comunale;
Battistini Vittorio, 71 anni, pensionato ex dipendente ARPAL;
Benasso Marina, 18 anni, studentessa;
Bianchi Anna, 48 anni, impiegata settore privato;
Bordo Daniele, 64 anni, portuale;
Canneva Cristina detta Caneva, 61 anni, disoccupata ex occupata settore privato;
Capuano Martina, 36 anni, marittima;
Caridi Annalisa, 63 anni, impiegata;
Cipro Danilo, 54 anni, impiegato settore privato;
Criscuoli Marina, 74 anni, pensionata, volontaria ong;
Fuselli Franco, 87 anni, pensionato;
Garibaldi Panarese Amalia, 19 anni, studentessa;
Gaspari Sandro, 67 anni, ex dipendente pubblico;
Grigoletto Cinzia, 61 anni, ottico;
Hamarneh Karim, 73 anni, ex informatore scientifico;
Introcaso Fiorina, 66 anni, ex dipendente Poste;
La Rosa Salvatore, 64 anni, ex dipendente AMIU;
Marchesi Diego, 43 anni, funzionario Agenzia delle Dogane;
Matteucci Marta, 35 anni, impiegata;
Merzagora Maria Pia, 74 anni, pensionata;
Migliorini Gabriella, 73 anni, pensionata;
Nanni Fabrizio, 69 anni, libero professionista;
Nervo Viviana detta Vivi, 50 anni, disoccupata;
Parise Wilma, 53 anni, disoccupata;
Parkhomenko Valeriya, 31 anni, assistente museale;
Perotto Luciano, 73 anni, ex dipendente ASL;
Roberto Marco, 70 anni, ex agente di commercio;
Salaris Marcella, 59 anni, libera professionista;
Toscano Renato, 70 anni, pensionato;
Vanzo Claudio, 71 anni, ex insegnante;
Viotti Nazzareno, 60 anni, ex bancario.
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Comunicato di Sinistra Alternativa
Ieri, lunedì 28 aprile, abbiamo presentato in assemblea pubblica partecipata,
la lista Sinistra Alternativa con Antonella Marras candidata sindaca, i presidenti degli 8 municipi in cui saremo presenti per le elezioni amministrative del 25/26 maggio, e alcun* de* candidat* consiglier*.
Alcuni punti del programma di Sinistra Alternativa
Abbiamo presentato alcuni dei punti del programma che ha come punto cardine il No alla guerra e al piano di riarmo europeo, il lavoro con la fine delle esternalizzazioni,
salario minimo indicizzato al costo della vita, lotta allo sfruttamento e lavoro precario,
diritto alla casa, attenzione ai territori, ambiente, spazi pubblici anche autogestiti, politiche sociali e di inclusione con attenzione alle persone più fragili,
e poi le opere che si stanno svolgendo e che si vogliono fare sul territorio il loro impatto le proposte alternative, il trasporto pubblico locale, le periferie fisiche e sociali, la cultura i giovani,
lo sport ovviamente l’antifascismo e la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, e poi il cibo come atto politico.
Tutto in una visione anticapitalista, ecosocialista, in cui ci poniamo come strumento all’interno del comune per i tanti cittadini e cittadine, abitanti che potranno trovare chi può opporsi ai poteri forti che da sempre determinano le scelte in questa città,
che l’hanno svuotata di lavoro di qualità, di presidi culturali sociali sanitari, e di tutto ciò che rappresenti e dia vita a relazioni non mercantili, e di pensiero critico che sono alla base invece per un miglioramento della qualità della vita.
Il voto alla lista è un voto che non dà una delega in bianco
ma che porta direttamente le persone dentro le istituzioni in un contesto di confronto continuo e partecipativo,
per poter avere la possibilità di essere quel sassolino da mettere in un ingranaggio, che possa portare alla costruzione di quella opposizione sociale necessaria affinché si possano fare le giuste pressioni, ottenendo risposte a bisogni e rivendicazioni.
Vogliamo essere scomodi, goccia che crea tempesta, vogliamo condividere il sogno di una città che può essere diversa e migliore.
Un grazie va a tutte le persone che hanno firmato per la presentazione della lista,
a tutti e tutte quelle presenti ieri e a quelli che lo faranno in questo percorso.
Grazie
Il tuo voto è….utile
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LIDIA MENAPACE PARTIGIANA PER SEMPRE
Lidia Menapace partigiana per sempre, in “Il Lavoratore”, n. 3 – 22 aprile 2025, pubblicato integralmente in Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi.
È difficile, parlando di Lidia Menapace, affrontare la sua ricchissima biografia, tracciarne un profilo, senza inserire ricordi personali, modestissimi, ma molto numerosi in una conoscenza durata oltre mezzo secolo.
Lidia nasce a Novara nel 1924.
Racconta di “aver preso coscienza” nel corso della guerra, per motivi familiari, per i rastrellamenti tedeschi.
Prima, il trauma, nel 1938, per l’improvvisa assenza dalla scuola di una sua compagna di classe, perché ebrea (non è una malattia), le aveva fatto comprendere l’assurdità delle discriminazioni.
La scelta di divenire partigiana nasce da questo intreccio (ricordate La storia di Elsa Morante?) di grandi, drammatici fatti storici e di vicende personali, quotidiane:
la mancanza di cibo, i bombardamenti, la solidarietà tra persone semplici, i posti di blocco, l’attività clandestina…
Lo racconterà, settanta anni dopo, in Io partigiana. La mia resistenza (Manni 2014).
L’esperienza partigiana le lascia un segno indelebile. La sconfitta del fascismo deve essere il primo passo per la costruzione di una società più giusta.
Il rifiuto della guerra è consequenziale.
Dopo il lancio delle bombe atomiche nell’agosto 1945, scrive per un giornale locale, un articolo, bloccato dalla censura, in cui dice espressamente che le due atomiche buttate sui civili di un paese vinto ci mettono alla pari con i nazisti.
Dirà sempre: Chiamatemi ex politica, ex parlamentare, ex insegnante, ma non chiamatemi ex partigiana.
Ancora, la scelta pacifista l’accompagnerà per tutta la vita, contro i blocchi, il riarmo, le basi militari, l’installazione dei missili e la militarizzazione del territorio.
Sono conseguenti, “protofeministe”, le scelte di vita.
Frequenta gli ambienti cattolici e ha una relazione con un insegnante universitario che le propone il matrimonio, dicendole: Sarai la mia assistente.
Ovvio il rifiuto del ruolo subordinato e la fine della relazione.
Eguale la reazione davanti ad una persona, conosciuta frequentando la FUCI (la Federazione universitaria cattolica) che le propone il matrimonio, non accettando che lei lavori (il lavoro della moglie è considerato possibile solamente in famiglie modeste). …
CONTINUA
(PS. Lidia Menapace è presente sulla tessera di Rifondazione 2025 assieme a Pier Paolo Pasolini):
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Download de “Il Lavoratore”, Anno XXV, n. 3 – 22 aprile 2025:
Download “Il lavoratore, mensile, Anno XXV - n. 3 - 22 aprile 2025” IL-LAVORATORE-APRILE-2025.pdf – Scaricato 61 volte – 2,54 MB***
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Quaderno Cipec 75
Racconti di Adriano Agostino
Download “I racconti di Adriano Agostino, quaderno CIPEC n. 75, I semestre 2026” Quaderno-CIPEC-Numero-75.pdf – Scaricato 1384 volte – 4,10 MB
Introduzione di Sergio Dalmasso
Racconti di Adriano Agostino. Ho conosciuto Adriano e Gabriella Migliorini alla mitica Bianchini di Genova Marassi.
Rifondazione non usa il termine sezione, ma (bisogna essere moderni) quello di circolo.
La Bianchini, però, rimane LA Bianchini (femminile), erede di tante sezioni PCI, in una città dove queste erano frequentissime e popolatissime, soprattutto nei quartieri operai.
Fotografie dei vecchi dirigenti, bandiere rosse delle vecchie sezioni, manifesti sui temi internazionali (Chapas, Cuba, Palestina, Kurdistan…).
Una grande sala all’ingresso, una per la segreteria, una grande cucina che prepara le cene del venerdì, da anni occasione di incontro.
Il nome ricorda il partigiano “Dente”, figura significativa della resistenza genovese (quella che ha fatto il 25 aprile un giorno prima).
Qui sono entrato, la prima volta, il 21 luglio 2001, fuggendo dalla tremenda carica di polizia e guardia di finanza in corso Italia (per chi c’era, a Punta Vagno).
Rabbia, sdegno, paura, timore di nuove cariche (l’assalto alla scuola Diaz e i fatti della caserma di Bolzaneto sarebbero avvenuti poche ore dopo). La polizia era schierata sull’altro lato del Bisagno.
Che intendesse attaccarci?
È un ricordo che mi accompagna ogni volta che ci entro.
Adriano e Gabriella mi hanno spesso raccontato di loro.
Forse, varrebbe (varrà) la pena di tornarci con più tempo e organicità.
In Adriano è fondamentale il soggiorno in URSS, in anni in cui ancora vi era la speranza di una ascesa di questo paese, e – con essa- dei paesi “socialisti”.
Lo Sputnik, Gagarin, Valentina Tereskova, l’aumento progressivo di influenza sul “terzo mondo”, sui paesi che stavano uscendo dal colonialismo, …
CONTINUA
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