Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti
In “Il Lavoratore”, Anno XXV n. 4 – 30.05.2025
L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso
Catalogato nella pagina di questo sito web: Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi
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In questo numero 4 de “Il Lavoratore” sono trattati i seguenti argomenti:
– 8 E 9 GIUGNO: CINQUE REFERENDUM, INDETTI DALLA CGIL, PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO E PER UNA SOCIETÀ GIÀ PLURALE di Daniele Dovenna.
– Dossier Lavoro: articoli di Daniele Dovenna, Salvo Letizia, Piero Dapretto e Gabriele Ivis
– Il re è nudo di Marino Andolina e Gianluca Paciucci
– Ovovia atto…? di Effemme
– Migranti e migrazioni: quello che i governi non raccontano di Igor Kocijančič
– Un gruppo d’acquisto solidale a Trieste: GAS pacha di Sara
– Cartografia del trauma: i campi di rifugiati palestinesi nel sud del Libano di Sara El Daccache
– Bolivia, Stato plurinazionale di Vittore Luccio
– Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso
e molto altro…
Dopo la fine del comunismo storico novecentesco
Il libro, André Tosel, Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani, a cura di Sergio Dalmasso, pubblicato da Mimesis (2025), è il compimento di un debito personale verso l’autore, che il curatore ha avuto la fortuna di conoscere.
Omaggio a un pensiero complesso, un interrogarsi che ha percorso l’intera vita di questo intellettuale e attivista politico.
Partecipe, per sua stessa ammissione, al travaglio di una generazione che ha vissuto sia le speranze della rivolta operaia e studentesca del 1968,
sia la convinzione che la strategia comunista del passaggio democratico al socialismo potesse introdurre importanti riforme nella struttura sociale.
Una generazione che ha vissuto in breve tempo l’affermazione e lo scacco di quella strategia.
André Tosel (Nizza 1941 – 2017) ha insegnato presso le università di Parigi, Digione e Nizza.
I suoi studi e interessi spaziano da Kant a Spinoza a Marx e Gramsci di cui è stato il maggior conoscitore e traduttore in Francia e sulla filosofia italiana (Vico, Labriola, Gentile).
Di formazione cattolica, studente alla Scuola Normale Superiore, subisce l’influenza di Louis Althusser.
L’indignazione contro la guerra francese in Algeria lo indirizza verso il marxismo,
con le dovute cautele derivanti dallo choc prodotto dal rapporto Kruscev sui crimini di Stalin del 1956,
il culto della personalità, l’intervento sovietico in Cecoslovacchia nel 1968.
Vasco Rossi intervistato da Diego Giachetti per il suo libro Odio i lunedì
Con Althusser è alla ricerca di un’uscita a sinistra dallo stalinismo.
La intravede nel maoismo, nella rivoluzione culturale e aderisce, nella seconda metà degli anni Sessanta, a un gruppo politico filocinese.
La delusione per le posizioni politiche assunte dalla Cina e la scoperta del pensiero di Gramsci lo spingono, nel 1973, all’adesione al Partito comunista francese.
Ben presto deluso, si allontana dal partito criticandone l’immobilismo e il dogmatismo, per poi rientrarvi, nei suoi ultimi anni, sulla spinta del Front de gauche.
Nel libro, composto da un’introduzione di Fabio Minazzi,
da un saggio del curatore in cui ricostruisce il suo percorso filosofico- politico, e da uno scritto autobiografico dello stesso Tosel,
sono raccolti suoi contributi pubblicati su riviste italiane appartenenti all’area della nuova sinistra e del marxismo critico, e altri su Gramsci e non solo.
Completano l’opera i messaggi e gli omaggi seguiti alla sua improvvisa scomparsa. Si tratta di scritti elaborati dopo la caduta del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica aventi come referente la fine del comunismo storico novecentesco e la crisi della socialdemocrazia,
messi sotto scacco dalla rivoluzione neoliberista indotta dalla ristrutturazione e delocalizzazione del capitalismo.
CONTINUA …
Diego Giachetti, recensione del libro Sulla crisi storica del marxismo :
Domenica, a GENOVA, si voterà per le elezioni comunali
Dopo otto anni di maggioranza di destra (leghisti, fascisti, berlusconiani, civici) e dopo gli scandali che hanno coinvolto il presidente della Regione TOTI e i suoi, è naturale il desiderio di voltare pagine e di arrivare ad una nuova gestione del comune.
Sta di fatto, però, che la candidata del “centro sinistra”, SALIS:
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ha partecipato alle Leopolde di Renzi
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ha dichiarato che il comune deve esaltare i primi, senza dimenticare gli ultimi
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ha sostenuto che gli incarichi debbano essere affidati a chi ha la fiducia della maggioranza (la DC aveva più pudore, lo faceva senza dirlo)
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ha rilanciato la Gronda, grande opera di cui si parla da decenni. Il linguaggio e le proposte cambiano se si parla con associazioni ambientaliste o con gli industriali
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ha proposto Genova come centro per il nucleare.
Non è un caso che i destri abbiano detto a chiare lettere: “Sarebbe stata una buona candidata anche per noi”.
Ovviamente, silenzio totale sui referendum dell’8 giugno. Vi è il pericolo di scontentare Renzi, Calenda e metà del PD.
Ovviamente, non una parola sul riarmo europeo (800 miliardi che verranno tolti ai servizi sociali), sulle guerre (a cominciare dalla pulizia etnica a Gaza).
Il “centrosinistra” (le virgolette sono d’obbligo) parte con un vantaggio di 8 punti (52% a 44% alle ultime regionali), credo in parte eroso nelle ultime settimane.
Un successo (improbabile) della destra sarebbe gravissimo.
La vittoria, probabile, del campo largo, però, non è priva di contraddizioni e di problemi e non nasce sotto le migliori stelle.
Così siamo finiti: scontro tra – liberisti e atlantisti guerrafondai da un lato – neofascisti, populisti di destra dall’altro.
Pensate a K. Harris/Trump, Macron/Le Pen, ai paesi dell’est Europa.
Per restare all’Italia, all’ultimo match Letta/Meloni.
Questo di tanta speme oggi ci resta.
Facebook, mercoledì 21 maggio 2025
Download articolo: Domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, a Genova, si voterà per le elezioni comunali
Programma di Sinistra Alternativa in breve per le elezioni comunali di Genova del 25 e 26 maggio 2025 con candidata sindaca ANTONELLA MARRAS: