Salvatore Armando Santoro, dov’è Dio
Propongo di seguito una delle oltre diecimila poesie composte dal poeta Salvatore Armando Santoro.
A questa poesia, il nostro poeta, ha dato il titolo “Dov’è Dio”.
Santoro ha scritto una quantità record di poesie, come ho altre volte scritto, e propongo anche la sua biografia tratta dal portale poetare.it
Dov’é Dio
Io l’ho rinnegato,
respinto più volte,
ma Dio è dentro di me,
m’assilla.
Le mie poesie,
i miei poveri versi
sono spesso infarciti
del nome di Dio.
Lo irrido,
lo sgrido talvolta veemente,
il conto presento
dell’odio,
d’un mondo di guerre e terrore.
Gli chiedo perché mai non sente
l’urlo di tanto dolore,
perché il mondo è pervaso
dal male,
perché la morte la fa da padrona
e semina il lutto
e il pianto nei cuori.
Lui zitto!
Né ammette o dissente:
mi s’agita dentro
quasi fosse un malanno improvviso,
arrivato per caso a farmi star male.
Ma sembra che in fondo annuisca
su tutti i pensieri
che il cuore semina e sparge,
sembra che guidi e mi detti
le giuste parole che scrivo
che il mondo che crede
non vede.
Da poetare.it Biografia di Salvatore Armando Santoro
“Santoro Salvatore Armando è nato a Reggio Calabria il 16 Marzo 1938, da madre reggina e padre salentino (terra alla quale si sente particolarmente legato) ed è laureato in Scienze politico- sociali presso l’Università di Torino.
Dedicatosi all’impegno nel sindacato fu tra i primi dirigenti della Cisl di Reggio Calabria prima e,
all’inizio degli anni ’60, dopo aver frequentato la scuola sindacale della Cisl di Firenze,
si trasferisce in Valle d’Aosta dove ha curato in prevalenza il settore della formazione e della informazione.
In tale veste è stato per diversi anni anche corrispondente per la Valle d’Aosta di “Conquiste del Lavoro”, organo nazionale della Cisl.
A Reggio fu uno dei primi promotori del Movimento Federalista Europeo,
e tale ruolo ha continuato a svolgerlo anche in Valle d’Aosta, partecipando a tutte le attività organizzative di quegli anni che gli permisero di venire in contatto con i grandi ideatori del progetto europeo, Alterio Spinelli, Giuseppe Petrilli, Mauro Ferri, Angelo Lotti, ecc…
Nel suo ruolo di sindacalista, a lui si devono due importanti convegni organizzati all’inizio degli anni ’80 in Valle d’Aosta:
nel primo furono tracciate le linee per un potenziamento del settore termale, dove è stato prospettato il recupero delle Terme di Pre’ St. Didier e lo sfruttamento industriale di alcune sorgenti per l’imbottigliamento di acqua minerale del Monte Bianco (idee che poi si sono realizzate) e,
in un altro convegno, invece, sostenne il progetto del collegamento ferroviario tra Aosta e Martigny che è in fase di discussione in sede politica.
Dal 1986 è stato Segretario Regionale e componente dell’Esecutivo Nazionale del Sindacato Elettrici della CISL, compiti che svolse anche in Abruzzo, tra il 1989 al 1992, dove era stato inviato in missione per motivi di lavoro.
Dal 1997 è in pensione
ed impegna il suo tempo libero scrivendo poesie e racconti, una passione che sviluppò fin da adolescente e non più abbandonata, ed alternando la sua presenza tra la Valle d’Aosta ed alcune località della Toscana (Pistoia prima e Grosseto adesso).
Vasta la sua produzione poetica e numerosi i premi letterari ottenuti.
Le sue poesie sono state pubblicate su diversi periodici locali (a Messina, Reggio Calabria, Pistoia, ma prevalentemente ad Aosta su giornali, quali Le Soleil Valdotaine, La Region e La Vallè e Notizie, un giornale molto diffuso in Valle d’Aosta).
Recentemente una sua impegnativa poesia sociale “La Razza” è stata inserita anche nella rivista trimestrale di Cultura e Turismo “Calabria Sconosciuta”.
Le sue poesie sono presenti in molte antologie letterarie, soprattutto della Keltia editrice di Aosta, e nel 2007,
anche la Regione Toscana ha patrocinato una antologia letteraria, “Pater” (Morgana Edizioni-FI) dove, insieme alla sua lirica “Edera amara”,
sono inserite liriche di personaggi di spicco della cultura italiana ed internazionale, quali Maria Luisa Spaziani, Andrea Zanzotto, Franco Loy, Smitran Stevka, Hinostroza Rodolfo, ecc…
Gran parte dei suoi lavori (poesie e racconti), però, sono on-line nel sito poetare.it, ma anche su altri portali nazionali ed internazionali che lo ospitano.
Nel Novembre 2006 ha stampato il suo primo libro di poesie,
“La sabbia negli occhi”, edito dalla casa editrice Pubblidea di Massa Marittima, che ha poi presentato in un recital di poesie che gli è stato organizzato a Reggio Calabria il 3 dicembre 2006.
Sempre in questo mese è stato ospite di una trasmissione della emittente grossetana Teletirreno, nel corso della quale ha presentato il suo volume di poesie ed ha declamato diverse sue liriche sulla miniera.
Di questo volume è uscita una seconda edizione per i tipi della Casa Editrice Libellula – Minuto d’Arco – di Tricase (Lecce).
Nel 2007, infine, è stato coinvolto nel “Progetto Legalità” organizzato dall’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri di Castrovillari (CS) in collaborazione con Amnesty International,
ed ha partecipato alla conclusione del progetto stesso declamando agli studenti ed al corpo insegnante presente alcune sue poesie contro la violenza e la guerra.
Nel 2005 ha costituito a Boccheggiano (GR) il Circolo Culturale “Mario Luzi” ed è il Webmaster del portale www.circoloculturaleluzi.net, sito specializzato in letteratura italiana e straniera.
Contemporaneamente ha promosso il Premio Letterario Europeo di Poesia e Narrativa Città di Montieri che nel 2006-2008 e 2009 è stato patrocinato anche dal Presidente della Repubblica e nel 2009 dalla Rappresentanza in Italia della Comunità Europea.
Nel 2008 è stato ospite a Casarano Lecce di una importante kermesse artistica inserita nel cartellone della festa dei Pugliesi nel Mondo ed ha declamato diverse sue poesie sul Salento, terra dei suoi avi alla quale è particolarmente legato.
Nell’agosto del 2010 ha pubblicato il suo secondo libro di poesie.
Si tratta di 134 liriche inserite nel volume “Ad occhi chiusi – Poesie d’amore”.
Questo libro è stato presentato l’8 Agosto scorso, ad una manifestazione culturale organizzata dallo scrittore Pietro Zerella a San Leucio del Sannio (BN) nel corso della quale ha declamato alcune delle poesie contenute nella raccolta.
Nel 2013 ha collaborato con la Pro Loco di Patù (Lecce) per l’organizzazione del 1° Incontro dei Poeti Salentini, manifestazione che si ripeterà anche in futuro e con questa istituzione collabora per lo svolgimento del Bando Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa Veretum.
E’ componente di Giuria in diversi bandi letterari ed è spesso ospite in incontri letterari e poetici.”
Da anni Salvatore Armando Santoro,
impegnato e critico sull’andamento che ha preso l’attuale società,
urla il suo dolore interiore nelle quotidiane poesie che dona in Facebook: che spesso – con i suoi algoritmi e amministratori – lo bastona, perché è un vivace e fine pensatore.
Parma, 18 giugno 2025, Domenico Capano
***
Brevi note sulla questione palestinese
Relazione di Sergio Dalmasso a Music for Peace, Brevi note sulla questione palestinese,
Genova, 7 giugno 2025
Coordinate storiche
L’antisemitismo percorre tutto il Medio Evo, l’età moderna e tocca il suo apice con il nazismo. È odio religioso, che presenta anche radici economiche, contro un popolo che non si integra con altri ed è accusato di “deicidio”1
Il sionismo nasce come reazione alle frequenti persecuzioni e si lega all’età del nazionalismo (ne è una variante specifica) e del colonialismo (missione civilizzatrice di alcuni popoli verso altri.
Diviene movimento politico con Theodor Herzl (1860/1904) che teorizza la diversità degli ebrei dagli altri popoli, l’impossibilità di assimilazione. Da questo deriva la necessità di uno stato ebraico in Palestina, stato che deve rispecchiare i confini del vecchio Regno di Israele.
L’antisionismo (da non confondere con l’antisemitismo, odio su base razziale) è,
quindi, opposizione a un progetto politico, all’appropriazione illegittima di territori, alla discriminazione di segmenti di popolazione su base etnico- religiosa.
Se il giudaismo è cultura religiosa, costituita da un insieme di leggi, tradizioni, riti, dovuta soprattutto alla chiusura degli ebrei in ghetti,
microcosmi in cui cresce il senso di comunità, perseguitata e calunniata, l’antisemitismo politico si manifesta, fortemente, nella seconda metà dell’Ottocento, con il caso Dreyfus e,
ad inizio Novecento, con la pubblicazione del Protocollo dei savi di Sion, falso della polizia segreta zarista che teorizza il complotto giudaico massonico per impadronirsi del mondo.
Nel 1916 viene siglato tra Gran Bretagna e Francia il patto Sykes- Picot.
Le due potenze stabiliscono le zone di influenza, al termine della prima guerra mondiale, sulla crisi dell’impero ottomano. Il patto, come altri trattati non tiene in alcuna considerazione la volontà delle popolazioni locali2.
È dell’anno successivo la dichiarazione Balfour, ministro degli esteri inglese, che parla espressamente di focolare ebraico, cioè di ricostituzione di uno stato degli ebrei, con la possibilità di arrivarvi dal mondo intero.
Lo stato di Israele si costituisce nel 1948,
dopo il dramma della Shoah, sottraendo, però, terra, beni e la stessa memoria alle popolazioni locali. Lo storico Maxime Rodinson parla di Rifiuto arabo.
L’israeliano Ilan Pappe usa espressamente il termine memoricidio3.
Alcuni paesi arabi non accettano la decisione dell’ONU e attaccano il neonato stato di Israele.
La reazione è fortissima e produce l’ulteriore conquista di terre non previste dall’ONU.
Alla forza dell’esercito israeliano e all’aiuto esterno, si sommano la disorganizzazione, l’incapacità della leadership palestinese e delle classi dirigenti reazionarie dei paesi arabi.
Dice David Ben Gurion, padre del nuovo stato:
Se attacchiamo una famiglia, dobbiamo colpire tutti senza pietà, comprese le donne e i bambini. Durante l’operazione, non vi è alcun bisogno di distinguere tra chi è colpevole e chi no (4)
1 Nel rito cattolico, la maledizione contro il “popolo deicida” sarà soppressa solamente con il Concilio Vaticano secondo.
2 È da ricordare la pubblicazione dei trattati segreti fra le grandi potenze operata dal governo rivoluzionario russo, subito dopo la presa del potere.
3 Cfr. il suo La pulizia etnica della Palestina, prima pubblicazione Oneword publications, 2006.
4 L’espressione ha tristi somiglianze con quelle recenti, per cui l’uccisione dei civili è motivata dal fatto che, dietro di essi, di nascondano i terroristi e che si possono uccidere i bambini, perché in futuro, si trasformeranno in combattenti.
CONTINUA …
Download completo della relazione di Sergio Dalmasso: Brevi note sulla questione palestinese
***
Link principali
Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti
In “Il Lavoratore”, Anno XXV n. 4 – 30.05.2025
L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso
Il saggio è catalogato nella pagina di questo sito web: Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi
Download “Il Lavoratore, mensile anno XXV, n. 4, 30 maggio 2025” IL-LAVORATORE-MAGGIO-2025.pdf – Scaricato 3506 volte – 2,27 MB
In questo numero 4 de “Il Lavoratore” sono trattati i seguenti argomenti:
– 8 E 9 GIUGNO: CINQUE REFERENDUM, INDETTI DALLA CGIL, PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO E PER UNA SOCIETÀ GIÀ PLURALE di Daniele Dovenna.
– Dossier Lavoro: articoli di Daniele Dovenna, Salvo Letizia, Piero Dapretto e Gabriele Ivis
– Il re è nudo di Marino Andolina e Gianluca Paciucci
– Ovovia atto…? di Effemme
– Migranti e migrazioni: quello che i governi non raccontano di Igor Kocijančič
– Un gruppo d’acquisto solidale a Trieste: GAS pacha di Sara
– Cartografia del trauma: i campi di rifugiati palestinesi nel sud del Libano di Sara El Daccache
– Bolivia, Stato plurinazionale di Vittore Luccio
– Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso
e molto altro…
***