Candidati comunali Genova Sinistra Alternativa

Lunedì 28 aprile 2025 sono state presentate/i, all’ASSEMBLEA PUBBLICA presso la sala CAP (via Albertazzi 3r – Genova), per la lista Sinistra Alternativa – con Antonella Marras sindaca – le candidate e i candidati alle elezioni comunali di Genova del 25 e 26 maggio 2025.

Candidati comunali Genova Sinistra Alternativa con Antonella Marras sindaca

La lista Sinistra Alternativa si presenta nei municipi con i seguenti candidati presidente:

  • Municipio I centro-est: Daniele Cinti, 48 anni, impiegato, già attivo nel terzo settore;
  • Municipio II centro-ovest: Sergio Dalmasso, 77 anni, ex insegnante, storico autore di diversi libri, cure, saggi (presenti in questo sito web), già segretario regionale ligure del PRC e consigliere regionale in Piemonte;
  • Municipio III bassa-Valbisagno: Davide Ghiglione, 49 anni, impiegato pubblico, attivista ambientale e già consigliere municipale in Valpolcevera;
  • Municipio IV media-Valbisagno: Sergio Chiossone, 64 anni, ex bancario, attivista antifascista;
  • Municipio V Valpolcevera: Roberta Piazzi, 71 anni, ex dipendente comunale, segretaria del circolo PRC della Valpolcevera;
  • Municipio VI Medio Ponente: Manuela Veneziano 44 anni, impiegata, attiva nei comitati della scuola;
  • Municipio VII Pontente: Rosario Russo, 74 anni, ex impiegato pubblico, musicista ed animatore culturale;
  • Municipio IX Levante: Alberto Soave, 63 anni, attivista antifascista.

Presente anche Marco Loconte, il quale, dopo aver ritirato la sua candidatura a sindaco, ha deciso di appoggiare la candidata sindaca Antonella Marras.

Di seguito i candidati e le candidate per il consiglio comunale Genova:

Bertullacelli Norma, 72 anni, ex insegnante;

Li Puma Antonio, 41 anni, operaio;

Scali Andrea, 53 anni, operativo onlus;

Agostino Adriano, 85 anni, pensionato;

Barbagelata Severino, 63 anni, ex informatore scientifico;

Barbosa Elizabete, 66 anni, assistente agli anziani;

Barresi Gabriella, 49 anni, grafica;

Battaglia Tina, 74 anni, pensionata ex dipendente comunale;

Battistini Vittorio, 71 anni, pensionato ex dipendente ARPAL;

Benasso Marina, 18 anni, studentessa;

Bianchi Anna, 48 anni, impiegata settore privato;

Bordo Daniele, 64 anni, portuale;

Canneva Cristina detta Caneva, 61 anni, disoccupata ex occupata settore privato;

Capuano Martina, 36 anni, marittima;

Caridi Annalisa, 63 anni, impiegata;

Cipro Danilo, 54 anni, impiegato settore privato;

Criscuoli Marina, 74 anni, pensionata, volontaria ong;

Fuselli Franco, 87 anni, pensionato;

Garibaldi Panarese Amalia, 19 anni, studentessa;

Gaspari Sandro, 67 anni, ex dipendente pubblico;

Grigoletto Cinzia, 61 anni, ottico;

Hamarneh Karim, 73 anni, ex informatore scientifico;

Introcaso Fiorina, 66 anni, ex dipendente Poste;

La Rosa Salvatore, 64 anni, ex dipendente AMIU;

Marchesi Diego, 43 anni, funzionario Agenzia delle Dogane;

Matteucci Marta, 35 anni, impiegata;

Merzagora Maria Pia, 74 anni, pensionata;

Migliorini Gabriella, 73 anni, pensionata;

Nanni Fabrizio, 69 anni, libero professionista;

Nervo Viviana detta Vivi, 50 anni, disoccupata;

Parise Wilma, 53 anni, disoccupata;

Parkhomenko Valeriya, 31 anni, assistente museale;

Perotto Luciano, 73 anni, ex dipendente ASL;

Roberto Marco, 70 anni, ex agente di commercio;

Salaris Marcella, 59 anni, libera professionista;

Toscano Renato, 70 anni, pensionato;

Vanzo Claudio, 71 anni, ex insegnante;

Viotti Nazzareno, 60 anni, ex bancario.

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Comunicato di Sinistra Alternativa

Ieri, lunedì 28 aprile, abbiamo presentato in assemblea pubblica partecipata,

la lista Sinistra Alternativa con Antonella Marras candidata sindaca, i presidenti degli 8 municipi in cui saremo presenti per le elezioni amministrative del 25/26 maggio, e alcun* de* candidat* consiglier*.

Alcuni punti del programma di Sinistra Alternativa

Abbiamo presentato alcuni dei punti del programma che ha come punto cardine il No alla guerra e al piano di riarmo europeo, il lavoro con la fine delle esternalizzazioni,

salario minimo indicizzato al costo della vita, lotta allo sfruttamento e lavoro precario,

diritto alla casa, attenzione ai territori, ambiente, spazi pubblici anche autogestiti, politiche sociali e di inclusione con attenzione alle persone più fragili,

e poi le opere che si stanno svolgendo e che si vogliono fare sul territorio il loro impatto le proposte alternative, il trasporto pubblico locale, le periferie fisiche e sociali, la cultura i giovani,

lo sport ovviamente l’antifascismo e la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, e poi il cibo come atto politico.

Tutto in una visione anticapitalista, ecosocialista, in cui ci poniamo come strumento all’interno del comune per i tanti cittadini e cittadine, abitanti che potranno trovare chi può opporsi ai poteri forti che da sempre determinano le scelte in questa città,

che l’hanno svuotata di lavoro di qualità, di presidi culturali sociali sanitari, e di tutto ciò che rappresenti e dia vita a relazioni non mercantili, e di pensiero critico che sono alla base invece per un miglioramento della qualità della vita.

Il voto alla lista è un voto che non dà una delega in bianco

ma che porta direttamente le persone dentro le istituzioni in un contesto di confronto continuo e partecipativo,

per poter avere la possibilità di essere quel sassolino da mettere in un ingranaggio, che possa portare alla costruzione di quella opposizione sociale necessaria affinché si possano fare le giuste pressioni, ottenendo risposte a bisogni e rivendicazioni.

Vogliamo essere scomodi, goccia che crea tempesta, vogliamo condividere il sogno di una città che può essere diversa e migliore.

Un grazie va a tutte le persone che hanno firmato per la presentazione della lista,

a tutti e tutte quelle presenti ieri e a quelli che lo faranno in questo percorso.

Grazie

Il tuo voto è….utile

Fonte, Sinistra Alternativa

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LIDIA MENAPACE PARTIGIANA PER SEMPRE

Lidia Menapace partigiana per sempre, in “Il Lavoratore”, n. 3 – 22 aprile 2025, pubblicato integralmente in Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi.

Lidia Menapace, da giovane - Lidia Menapace partigiana per sempre, articolo di Sergio Dalmasso

È difficile, parlando di Lidia Menapace, affrontare la sua ricchissima biografia, tracciarne un profilo, senza inserire ricordi personali, modestissimi, ma molto numerosi in una conoscenza durata oltre mezzo secolo.

Lidia nasce a Novara nel 1924.

Racconta di “aver preso coscienza” nel corso della guerra, per motivi familiari, per i rastrellamenti tedeschi.

Prima, il trauma, nel 1938, per l’improvvisa assenza dalla scuola di una sua compagna di classe, perché ebrea (non è una malattia), le aveva fatto comprendere l’assurdità delle discriminazioni.

La scelta di divenire partigiana nasce da questo intreccio (ricordate La storia di Elsa Morante?) di grandi, drammatici fatti storici e di vicende personali, quotidiane:

la mancanza di cibo, i bombardamenti, la solidarietà tra persone semplici, i posti di blocco, l’attività clandestina…

Lo racconterà, settanta anni dopo, in Io partigiana. La mia resistenza (Manni 2014).

L’esperienza partigiana le lascia un segno indelebile. La sconfitta del fascismo deve essere il primo passo per la costruzione di una società più giusta.

Il rifiuto della guerra è consequenziale.

Dopo il lancio delle bombe atomiche nell’agosto 1945, scrive per un giornale locale, un articolo, bloccato dalla censura, in cui dice espressamente che le due atomiche buttate sui civili di un paese vinto ci mettono alla pari con i nazisti.

Dirà sempre: Chiamatemi ex politica, ex parlamentare, ex insegnante, ma non chiamatemi ex partigiana.

Ancora, la scelta pacifista l’accompagnerà per tutta la vita, contro i blocchi, il riarmo, le basi militari, l’installazione dei missili e la militarizzazione del territorio.

Sono conseguenti, “protofeministe”, le scelte di vita.

Frequenta gli ambienti cattolici e ha una relazione con un insegnante universitario che le propone il matrimonio, dicendole: Sarai la mia assistente.

Ovvio il rifiuto del ruolo subordinato e la fine della relazione.

Eguale la reazione davanti ad una persona, conosciuta frequentando la FUCI (la Federazione universitaria cattolica) che le propone il matrimonio, non accettando che lei lavori (il lavoro della moglie è considerato possibile solamente in famiglie modeste). …

CONTINUA

(PS. Lidia Menapace è presente sulla tessera di Rifondazione 2025 assieme a Pier Paolo Pasolini):

Lidia Menapace partigiana per sempre, nella tessere di Rifondazione anno 2025 con Pier Paolo Pasolini

di Sergio Dalmasso

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Download de “Il Lavoratore”, Anno XXV, n. 3 – 22 aprile 2025:

Download “Il lavoratore, mensile, Anno XXV - n. 3 - 22 aprile 2025” IL-LAVORATORE-APRILE-2025.pdf – Scaricato 62 volte – 2,54 MB

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Quaderno Cipec 75

Racconti di Adriano Agostino

Copertina Quaderno 75, Racconti di Adriano Agostino
Download “I racconti di Adriano Agostino, quaderno CIPEC n. 75, I semestre 2026” Quaderno-CIPEC-Numero-75.pdf – Scaricato 1385 volte – 4,10 MB

Introduzione di Sergio Dalmasso

Racconti di Adriano Agostino. Ho conosciuto Adriano e Gabriella Migliorini alla mitica Bianchini di Genova Marassi.

Rifondazione non usa il termine sezione, ma (bisogna essere moderni) quello di circolo.
La Bianchini, però, rimane LA Bianchini (femminile), erede di tante sezioni PCI, in una città dove queste erano frequentissime e popolatissime, soprattutto nei quartieri operai.

Fotografie dei vecchi dirigenti, bandiere rosse delle vecchie sezioni, manifesti sui temi internazionali (Chapas, Cuba, Palestina, Kurdistan…).

Una grande sala all’ingresso, una per la segreteria, una grande cucina che prepara le cene del venerdì, da anni occasione di incontro.

Il nome ricorda il partigiano “Dente”, figura significativa della resistenza genovese (quella che ha fatto il 25 aprile un giorno prima).

Qui sono entrato, la prima volta, il 21 luglio 2001, fuggendo dalla tremenda carica di polizia e guardia di finanza in corso Italia (per chi c’era, a Punta Vagno).

Rabbia, sdegno, paura, timore di nuove cariche (l’assalto alla scuola Diaz e i fatti della caserma di Bolzaneto sarebbero avvenuti poche ore dopo). La polizia era schierata sull’altro lato del Bisagno.

Che intendesse attaccarci?

È un ricordo che mi accompagna ogni volta che ci entro.

Adriano e Gabriella mi hanno spesso raccontato di loro.

Forse, varrebbe (varrà) la pena di tornarci con più tempo e organicità.

In Adriano è fondamentale il soggiorno in URSS, in anni in cui ancora vi era la speranza di una ascesa di questo paese, e – con essa- dei paesi “socialisti”.

Lo Sputnik, Gagarin, Valentina Tereskova, l’aumento progressivo di influenza sul “terzo mondo”, sui paesi che stavano uscendo dal colonialismo, …

CONTINUA

Sergio Dalmasso

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La Rivista “La Sinistra” download

Si rende disponibile in versione integrale ai visitatori e lettori del sito il mio opuscolo intitolato: La RIVISTA, LA SINISTRA. Una stagione troppo breve, Punto Rosso edizioni, Milano 2021.

Download “Opuscolo di Sergio Dalmasso La Rivista - La Sinistra in versione integrale” Sergio-Dalmasso-LaSinistra-La-Rivista-integrale-23gen2021.pdf – Scaricato 131 volte – 424,90 KB

La Rivista La Sinistra download integrale, copertina con foto di Che Guevara

 

La Samonà-Savelli

La casa editrice Samonà-Savelli nasce a Roma nel 1963. Giuseppe Paolo Samonà è redattore all’“Unità”, ma ne viene allontanato per dissenso politico. Studioso di letteratura, sarà insegnante nelle università di Chieti-Pescara, Mogadiscio, Montreal.

Pubblicherà testi su Gioacchino Belli (1969), Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1974), Letteratura e stalinismo (1971). Tradurrà il poeta russo Sergej Aleksandrovic Esenin.

Nel 1968 abbandona la casa editrice che, dal 1970 alla chiusura (1982), si denominerà: Savelli- La nuova sinistra.

Giulio Savelli (Roma 1941) proviene da una famiglia dell’alta nobiltà romana, legata al Vaticano.

Nell’autunno 1966, viene radiato dalla federazione romana del PCI, a causa della nascita del mensile “La Sinistra”.

Dagli anni ’80, cosa comune a tante figure dell’area, modifica le proprie posizioni, sino all’approdo, nel 1996, alle liste della destra berlusconiana.

E’ eletto deputato nella circoscrizione di Legnano, con il 36,8%, superando la candidata della Lega (29.5%) e quello dell’Ulivo (33,7%). … CONTINUA

Sergio Dalmasso

PS. Opuscolo integrale de La Rivista “La Sinistra”. Una stagione troppo breve presente in academia.edu e catalogato in questo sito nella sezione Archivio, Scritti storici, Opuscoli.

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Elezioni comunali Genova

Antonella Marras ricandidata sindaca

“Antonella Marras comunali Genova 2025. Marras in corsa per portare a Palazzo Tursi la ‘Sinistra Alternativa’ alle comunali di Genova 2025:

“Amare Genova è come amare una persona”

Antonella Marras comunali genova con i partiti Rifondazione Comunista, PCI, Sinistra Anticapitalista

La candidata della coalizione che unisce Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista ritorna dopo la candidatura del 2022:

Vorremmo riportare le classi popolari all’interno del consiglio comunale

Simbolo elettorale di Sinistra Alternativa, Antonella Marras comunali Genova

Lontana dal centrosinistra “liberista”, vicina alle periferie, ai lavoratori e ai comitati in cui è cresciuta.
Antonella Marras torna in corsa per le comunali di Genova dopo la sua candidatura del 2022.

Lo fa sotto la bandiera di ‘Sinistra Alternativa’,

progetto che unisce le tre anime (I tre partiti politici) di Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista in una visione della città antitetica rispetto ai due principali schieramenti.

Marras, fiera delle sue esperienze nei comitati di Fegino e Borzoli,

voce forte della sinistra operaia in Valpolcevera, parla di Genova come di un’amata:

“quando si ama una persona, non la si deve cambiare” per “sostenere un miglioramento nelle sue possibilità di crescere”.

La sua unica grande opera è “la messa in sicurezza del territorio”.

Per il resto, Marras è netta nel suo “no” ai maxi cantieri che, in alcuni casi, vedono i due principali contendenti Pietro Piciocchi e Silvia Salis trovarsi d’accordo.

Due ‘big’ che, per lei, sono “due facce della stessa medaglia” “

Intervista completa di Pietro Zampedroni su La voce di Genova, 5 aprile 2025

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Intervista TV di Telenord Liguria del 10 aprile 2025 ad Antonella Marras candidata sindaca per SINISTRA ALTERNATIVA:

Candidata sindaca Genova Antonella Marras intervista a Telenord Liguria

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La crociera – estate 1970

Racconto di Adriano Agostino

Adriano Agostino, scrittore di racconti, La crociera estate 1970

La crociera estate 1970. L’estate del 1970 giunse all’improvviso verso metà luglio, con un caldo e un’afa da rendere l’aria irrespirabile e contemporaneamente, per fortuna, arrivarono le ferie.

Il più bel periodo dell’anno si potrebbe definire, ma con pochi soldi in tasca non è che ti diverti molto.

La mattina del secondo giorno di meritato riposo arriva una telefonata a casa, stavo ancora dormendo,

era il direttore di una importate agenzia di viaggi di Genova, che si occupava di organizzare crociere per le navi sovietiche, aveva avuto il mio numero dalla Libreria Italia URSS, dove da circa un anno io lavoravo.

Cercava un interprete per la motonave Ivan Franko,

mi chiedeva se ero libero e se potevo andare a lavorare a bordo, però la risposta doveva essere immediata, la partenza era prevista due giorni dopo.

Avevo scarsi mezzi, tanto tempo libero e non sapevo cosa fare, il «Sì» gli arrivò prima che finisse la domanda e trascorsa appena un’ora ero già in agenzia per prendere gli accordi necessari.
Il passaporto l’avevo e non occorrevano visti particolari.

L’imbarco per lo staff era previsto per il pomeriggio del giorno seguente, per essere pronti a ricevere i numerosi passeggeri che si sarebbero imbarcati la mattina successiva.

Lo staff a carico dell’agenzia era composto da ben otto hostess, uno steward, un interprete e due allegri comici intrattenitori per rallegrare le serate dei felici e stanchi crocieristi.

Con nostra grande sorpresa ci vennero assegnate le migliori cabine di tutta la nave, qui si aprivano due ipotesi:

l’agenzia teneva in modo particolare al proprio gruppo o non erano riusciti a vendere le cabine per questo viaggio, tra l’altro breve (le più costose).

Oggi direbbero la seconda che hai detto.

La serata, invece che con i colleghi appena incontrati, l’ho trascorsa con i compagni, l’equipaggio della nave,

conoscevo alcuni degli ufficiali e per caso belle ragazze che frequentavano la nostra libreria, abbiamo anche parlato dei libri disponibili, dell’itinerario, della temperatura che troveremo e sperando nel bel tempo che farà e del mare calmissimo.

Abbiamo intervallato il discorso con due bicchierini di vodka e blinì,

che sono le nostre crêpes, squisiti con caviale prima e poi con marmellata, miele e tè, che dopotutto, dopo una cena sostanziosa, non hanno mai ammazzato nessuno.

Una ragazza si chiamava Tanja, aveva i capelli castano chiari, portava gli occhiali ed era molto carina.

Studiava al politecnico di Odessa e, come me, era in vacanza, vedeva il mondo e non spendeva niente.

La mattina seguente inizia l’imbarco.

Lo staff e il personale di bordo accoglie i passeggeri che sembrano provenire da un altro mondo, sono tutti impacciati e molto ricchi, l’indirizza verso le cabine, io non l’ho contati, ma saranno stati più di cinquecento.

La maggioranza dei giovani passeggeri proviene dal Piemonte e dalla Lombardia,

la nostra agenzia deve avere, molto probabilmente, una filiale da quelle parti, poi ci sono gruppi dell’Emilia, di liguri e stranieri ce n’erano pochissimi. …

Continua

Download racconto completo, La crociera, di Adriano Agostino:

Download “Racconto La crociera dell'estate 1970 di Adriano Agostino” La-crociera-adriano-agostino.pdf – Scaricato 483 volte – 75,52 KB

Domande oziose di Sergio Dalmasso

Foto di Sergio Dalmasso, Domande oziose di Sergio Dalmasso postate su Facebook

Domande oziose di Dalmasso. Il Parlamento europeo vota il riarmo, strumento per il rilancio produttivo (Draghi), chiama alla guerra contro Putin (nuovo Hitler).

Crescono i venti di guerra, si affacciano nuove riduzioni delle spese sociali (con conseguente crescita di populismi e fascismi).

Avete voglia di risentire “Masters of war” di Bob Dylan? Sono trascorsi oltre 60 anni. Allora c’era il Vietnam, oggi…?
– Votano contro AVS, Verdi, 5S e Lega con Vannacci
– Si astengono gli amici di Giorgia
– Vota a favore il PD, con gli eredi di Berlusconi.

Ho imparato, a 18 anni, che esiste una differenza di fondo tra fascisti, reazionari, conservatori, moderati, riformisti, riformatori…

Le privatizzazioni avvenute in Italia negli anni ’90 (Prodi…), le “riforme” di Renzi, i finanziamenti a scuola e sanità privata, le scelte atlantiste e guerrafondaie mettono in discussione queste categorie.
Le politiche di Trump (a volte ritornano!) sembrano segnare una spaccatura profonda della discriminanti che abbiamo sempre avuto in mente e cercato di applicare.

Esempio: alle ultime presidenziali francesi Macron parlava di pensioni a 65 anni, Le Pen a 62. E’ un caso che i lavoratori dipendenti abbiano votato a destra?

– Come ripensare le nostre categorie, cioè come e quale sinistra, tentare ancora di (ri)costruire nell’era di Trump, del bellicismo, dei nazionalismi, del conformismo di tanti intellettuali che richiama l’inizio della prima guerra mondiale?

– Le scelte liberiste e di guerra del campo largo, con i bellicisti, Calenda e Renzi possono essere condizionate?

– Le analisi sulla globalizzazione, sulla mondializzazione reggono davanti alle guerre dei dazi?
Se qualcun* volesse chiarirmi le idee….

Fonte Facebook, 3 aprile 2025, Sergio Dalmasso

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Recensioni libri di Marco Pezzi e Dino Greco

Recensioni dei libri di Marco Pezzi e Dino Greco di Sergio Dalmasso pubblicate ne “il Ciclostile” n. 17, marzo 2025, intitolato “Oltre l’orizzonte dei tempi”.

Download “Recensioni di Sergio Dalmasso dei libri di Marco Pezzi (Scritti eretici) e Dino Greco (Il bivio)” il-Ciclostile-17-marzo-2025-Recensioni-Sergio-Dalmasso-Pezzi-Greco.pdf – Scaricato 1012 volte – 981,23 KB

Le recensioni sono catalogate in questo sito in: Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni:

1) Marco Pezzi, Scritti eretici. Dall’alluvione di Firenze alla caduta del muro, Punto Rosso, Milano 2024;

Copertina libro di Marco Pezzi, Scritti eretici, Recensioni libri Pezzi e Greco

2) Dino Greco, Il bivio. Dal golpismo di Stato alle Brigate rosse: come il caso Moro ha cambiato la storia d’Italia, Bordeaux, Roma 2024.

Copertina libro di Dino Greco: Il bivio, Recensioni libri Pezzi e Greco

L’Archivio storico della nuova sinistra “Marco Pezzi” di Bologna, è tra i pochi (purtroppo) oggi operanti nel recupero e valorizzazione del materiale della “stagione dei movimenti” e delle tematiche che hanno caratterizzato il lungo ‘68 italiano.

Continua il suo meritorio impegno con un progetto che mira a ricostruire le vicende di Democrazia
Proletaria a Bologna nell’arco di tempo che va dalla sua fondazione ufficiale (1977) allo scioglimento
(1991) per confluire nel processo di costruzione di Rifondazione comunista. …

CONTINUA

Dino Greco è stato segretario della Camera del lavoro di Brescia e direttore del quotidiano “Liberazione” dal 2009 al 2013, in edizione prima cartacea, quindi on- line.

Con Il bivio, Greco espone una tesi netta, già sintetizzata in un breve capitolo di XII disposizione,(2022), testo a cura del dipartimento antifascismo di Rifondazione, che ripercorreva la presenza della estrema destra e dello stragismo nella storia italiana del secondo dopoguerra. …

CONTINUA

Sergio Dalmasso

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Elezioni comunali a Genova

Sergio Dalmasso

Elezioni comunali Genova 2025. Il 25 maggio si voterà per le comunali a Genova, sesta città in Italia, per quanto in declino produttivo, economico, sociale, demografico…

Per lungo tempo vinse, anche nettamente, il centro sinistra.

Nel 2012, fu eletto Marco DORIA, insegnante universitario, persona di grande cultura, impegno e onestà, appoggiato, come non mai, da associazioni, settori della “società civile” (don Gallo), giovani, ambientalisti, pacifisti…

La sua elezione suscitò grandi speranze che furono, per mille motivi, disattese.

Pesò anche il fatto, come già, anni prima, per il sindaco Sansa, che non fosse iscritto al PD, partito egemone nella maggioranza.

Risultato: delusione, disincanto, problemi rinviati, nessuna svolta reale. Alle elezioni successive trionfò la destra (BUCCI) che stravinse, ancora maggiormente nel 2022: la “giunta del fare”.

Ora si rivota, perché Bucci è diventato, purtroppo, presidente della Regione e si è dimesso dalla carica di sindaco.

Un tempo, mesi prima del voto, si riunivano le sezioni di partito: indicavano elementi di programma, esprimevano proposte di candidature.

Ora, abbiamo assistito, nel centro- sinistra (sic!) ad un balletto, durato mesi, fra una e l’altra candidatura, senza alcuna partecipazione “di base”.

Dopo mesi di scontri, è emerso il nome di Silvia SALIS,

vice presidente del CONI, dieci volte campionessa italiana di atletica (onore al merito!), due volte partecipante alle Olimpiadi.

Il suo primo atto è stata la scelta del responsabile della comunicazione (oggi la politica è questo), preso da MEDIASET.

La alleanza va da AVS a Calenda. Comprende anche i renziani (RENZI ha parlato di civismo) che, per anni, hanno fatto parte della maggioranza comunale di destra (si va dove ci sono le poltrone).

Si chiede il completamento delle grandi opere e non vi è una parola contro il riarmo europeo (quanti tagli su scuola, sanità, trasporti, assistenza…?) e sul massacro di Gaza (sono temi che non portano voti).

Non ho mai pensato che fascisti, reazionari, conservatori, moderati, riformisti, riformatori… siano la stessa cosa.

Per 20 anni, data la provincia in cui vivevo, ho votato, causa l’infame sistema maggioritario, sindaci, presidenti di provincia e parlamentari democristiani, per non far vincere Berlusconi.

Ho smesso nel 2011, quando, si scelse, caduto Berlusconi, di fare l’ammucchiata (governo MONTI) che andava dal PD a Berlusconi a Meloni.

I governi successivi (Letta, Renzi, Gentiloni, Conte/Salvini, sino al nuovo abbraccio dei “migliori” con il governo DRAGHI (dal PD a Berlusconi, dai 5S a Salvini) hanno continuato sulla stessa strada e hanno regalato a Giorgia Meloni la maggioranza.

Le comunali genovesi, dopo otto anni di giunte di destra ed estrema destra, ripetono purtroppo, questo copione:

– candidatura scelta senza partecipazione ed espressioni di un ceto sociale certamente non popolare. Anzi.
– partecipazione di forze (Calenda, Renzi) che sui temi sociali, ambientali ed internazionali (pace/guerra, nord/sud del mondo) son l’opposto della svolta che sarebbe necessaria.
– programmi che evitano di entrare sui nodi fondamentali (rifiuto delle privatizzazioni, critica delle grandi opere, risanamento del territorio).

Certo, la volontà di uscire da otto anni di sistema Bucci/Toti, soprattutto dopo gli scandali e di sconfiggere questa destra è comprensibile.

I difetti di origine rischiano, però, di deludere, ancora una volta questa speranza.

La rabbia, la delusione e il “sono tutt* eguali” produce liste populiste, che raccolgono sentimenti spontanei e superano i tradizionali confini sinistra/destra, ritenuti inutili.

La corsa al centro cancella scelte sociali qualificanti.

Il trasformare la rabbia e la delusione in progetto politico dovrebbe essere, invece, il compito della sinistra. Tre anni fa, la nostra lista (con la candidata sindaca Antonella Marras) raccolse l’1,9%.

Fonte Facebook, 23 marzo 2025, Sergio Dalmasso

Download articolo Elezioni comunali a Genova 2025:

Download “Articolo di Sergio Dalmasso sulle elezioni comunali Genova 2025” Elezioni-comunali-Genova-maggio-2025.pdf – Scaricato 1641 volte – 329,23 KB

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(Stessa coerenza da sempre, stessa formazione, stessa candidata sindaca Antonella Marras, grande esperienza politica dei suoi candidati e delle sue candidate: a Genova il tuo vero voto utile è per Sinistra Alternativa. Esperienza e competenza al servizio della città di Genova.)

CANDIDATE, CANDIDATI DELLA LISTA

Sinistra Alternativa Elezioni comunali a Genova 2025, Antonella Marras sindaca
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Antonella Marras, lista Sinistra AlternativaAntonella Marras

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André Tosel nuova pubblicazione

  Sergio Dalmasso (a cura)

E’ uscito oggi (12/03/2025), presso l’editore Mimesis, il testo “SULLA CRISI STORICA DEL MARXISMO” che contiene scritti del filosofo francese André Tosel.

INDICE DEL LIBRO

Libro di André Tosel, (a cura di Sergio Dalmasso) prefazione Fabio Minazzi, Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica

TOSEL è stato insegnante presso le università di Parigi, Digione e Nizza, è stato studioso di Spinoza e Kant, ma soprattutto il maggior interprete, in Francia, di Antonio Gramsci.

Dopo una formazione cattolica, abbandonata anche per il trauma della guerra in Algeria, e un breve passaggio nelle formazioni “cinesi”, ha aderito al Partito comunista francese nel 1973, per poi allontanarsi (accuse di immobilismo e dogmatismo) e rientrarvi, nei suoi ultimi anni, sulla spinta (oggi, purtroppo, esaurita) del Front de gauche.

Il LIBRO, da me curato (è un onore!) CONTIENE
– introduzione di Fabio Minazzi (università di Varese)
– un mio saggio in cui ricostruisco il suo percorso filosofico- politico
– uno scritto, critico e autocritico che ripercorre il suo pensiero politico e la sua militanza partitico- sindacale
– suoi scritti su riviste italiane, schematizzando dell’area della nuova sinistra e del marxismo critico.

Contengono la proposta del “comunismo della finitudine” e una riflessione sulla globalizzazione
– alcuni suoi scritti in francese (Gramsci e non solo)
– i messaggi e gli omaggi seguiti alla sua improvvisa scomparsa. Fra questi un lungo saggio del filosofo Jean Robelin.

Spero che questo libro, che si somma ai due già pubblicati dall’editrice “Punto rosso”, serva a ricordare un pensiero complesso, mai dogmatico ed un interrogarsi che ha percorso l’intera vita di questo pensatore ed attivista politico- culturale.

Da parte mia è anche il compimento di un debito personale, perché ho avuto la fortuna di conoscere André nei suoi ultimi anni.

Fonte Facebook, 12 marzo 2025, Sergio Dalmasso

Libro catalogato in Archivio, Scritti storici, Cure

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