Brevi note sulla questione palestinese

Relazione di Sergio Dalmasso a Music for Peace, Brevi note sulla questione palestinese,

Genova, 7 giugno 2025

Coordinate storiche

L’antisemitismo percorre tutto il Medio Evo, l’età moderna e tocca il suo apice con il nazismo. È odio religioso, che presenta anche radici economiche, contro un popolo che non si integra con altri ed è accusato di “deicidio”1

Il sionismo nasce come reazione alle frequenti persecuzioni e si lega all’età del nazionalismo (ne è una variante specifica) e del colonialismo (missione civilizzatrice di alcuni popoli verso altri.

Diviene movimento politico con Theodor Herzl (1860/1904) che teorizza la diversità degli ebrei dagli altri popoli, l’impossibilità di assimilazione. Da questo deriva la necessità di uno stato ebraico in Palestina, stato che deve rispecchiare i confini del vecchio Regno di Israele.

L’antisionismo (da non confondere con l’antisemitismo, odio su base razziale) è,

quindi, opposizione a un progetto politico, all’appropriazione illegittima di territori, alla discriminazione di segmenti di popolazione su base etnico- religiosa.

Se il giudaismo è cultura religiosa, costituita da un insieme di leggi, tradizioni, riti, dovuta soprattutto alla chiusura degli ebrei in ghetti,

microcosmi in cui cresce il senso di comunità, perseguitata e calunniata, l’antisemitismo politico si manifesta, fortemente, nella seconda metà dell’Ottocento, con il caso Dreyfus e,

ad inizio Novecento, con la pubblicazione del Protocollo dei savi di Sion, falso della polizia segreta zarista che teorizza il complotto giudaico massonico per impadronirsi del mondo.

Nel 1916 viene siglato tra Gran Bretagna e Francia il patto Sykes- Picot.

Le due potenze stabiliscono le zone di influenza, al termine della prima guerra mondiale, sulla crisi dell’impero ottomano. Il patto, come altri trattati non tiene in alcuna considerazione la volontà delle popolazioni locali2.

È dell’anno successivo la dichiarazione Balfour, ministro degli esteri inglese, che parla espressamente di focolare ebraico, cioè di ricostituzione di uno stato degli ebrei, con la possibilità di arrivarvi dal mondo intero.

Lo stato di Israele si costituisce nel 1948,

dopo il dramma della Shoah, sottraendo, però, terra, beni e la stessa memoria alle popolazioni locali. Lo storico Maxime Rodinson parla di Rifiuto arabo.

L’israeliano Ilan Pappe usa espressamente il termine memoricidio3.

Alcuni paesi arabi non accettano la decisione dell’ONU e attaccano il neonato stato di Israele.

La reazione è fortissima e produce l’ulteriore conquista di terre non previste dall’ONU.

Alla forza dell’esercito israeliano e all’aiuto esterno, si sommano la disorganizzazione, l’incapacità della leadership palestinese e delle classi dirigenti reazionarie dei paesi arabi.

Dice David Ben Gurion, padre del nuovo stato:

Se attacchiamo una famiglia, dobbiamo colpire tutti senza pietà, comprese le donne e i bambini. Durante l’operazione, non vi è alcun bisogno di distinguere tra chi è colpevole e chi no (4)

1 Nel rito cattolico, la maledizione contro il “popolo deicida” sarà soppressa solamente con il Concilio Vaticano secondo.

2 È da ricordare la pubblicazione dei trattati segreti fra le grandi potenze operata dal governo rivoluzionario russo, subito dopo la presa del potere.

3 Cfr. il suo La pulizia etnica della Palestina, prima pubblicazione Oneword publications, 2006.

4 L’espressione ha tristi somiglianze con quelle recenti, per cui l’uccisione dei civili è motivata dal fatto che, dietro di essi, di nascondano i terroristi e che si possono uccidere i bambini, perché in futuro, si trasformeranno in combattenti.

CONTINUA …

Download completo della relazione di Sergio Dalmasso: Brevi note sulla questione palestinese

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Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti

In “Il Lavoratore”, Anno XXV n. 4 – 30.05.2025

L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso

Il saggio è catalogato nella pagina di questo sito web: Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi
Download “Il Lavoratore, mensile anno XXV, n. 4, 30 maggio 2025” IL-LAVORATORE-MAGGIO-2025.pdf – Scaricato 1092 volte – 2,27 MB

In questo numero 4 de “Il Lavoratore” sono trattati i seguenti argomenti:

– 8 E 9 GIUGNO: CINQUE REFERENDUM, INDETTI DALLA CGIL, PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO E PER UNA SOCIETÀ GIÀ PLURALE di Daniele Dovenna.

Referendum 8 e 9 giugno 2025, vota sì, Rifondazione Comunista, nel mensile il lavoratore il saggio L'Unione dei Socialisti Indipendenti di Sergio Dalmasso

– Dossier Lavoro: articoli di Daniele Dovenna, Salvo Letizia, Piero Dapretto e Gabriele Ivis

– Il re è nudo di Marino Andolina e Gianluca Paciucci

– Ovovia atto…? di Effemme

– Migranti e migrazioni: quello che i governi non raccontano di Igor Kocijančič

– Un gruppo d’acquisto solidale a Trieste: GAS pacha di Sara

– Cartografia del trauma: i campi di rifugiati palestinesi nel sud del Libano di Sara El Daccache

– Bolivia, Stato plurinazionale di Vittore Luccio

– Una piccola eresia: L’Unione dei Socialisti Indipendenti (USI) di Sergio Dalmasso

e molto altro…
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Dopo la fine del comunismo storico novecentesco

di Diego Giachetti

Il libro, André Tosel, Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani, a cura di Sergio Dalmasso, pubblicato da Mimesis (2025), è il compimento di un debito personale verso l’autore, che il curatore ha avuto la fortuna di conoscere.

Omaggio a un pensiero complesso, un interrogarsi che ha percorso l’intera vita di questo intellettuale e attivista politico.

Partecipe, per sua stessa ammissione, al travaglio di una generazione che ha vissuto sia le speranze della rivolta operaia e studentesca del 1968,

sia la convinzione che la strategia comunista del passaggio democratico al socialismo potesse introdurre importanti riforme nella struttura sociale.

Una generazione che ha vissuto in breve tempo l’affermazione e lo scacco di quella strategia.

Copertina del libro André Tosel a cura di Sergio Dalmasso, Recensione Giachetti André Tosel

André Tosel (Nizza 1941 – 2017) ha insegnato presso le università di Parigi, Digione e Nizza.

I suoi studi e interessi spaziano da Kant a Spinoza a Marx e Gramsci di cui è stato il maggior conoscitore e traduttore in Francia e sulla filosofia italiana (Vico, Labriola, Gentile).

Di formazione cattolica, studente alla Scuola Normale Superiore, subisce l’influenza di Louis Althusser.

L’indignazione contro la guerra francese in Algeria lo indirizza verso il marxismo,

con le dovute cautele derivanti dallo choc prodotto dal rapporto Kruscev sui crimini di Stalin del 1956,

il culto della personalità, l’intervento sovietico in Cecoslovacchia nel 1968.

Vasco Rossi e Diego Giachetti
Vasco Rossi intervistato da Diego Giachetti per il suo libro Odio i lunedì

Download “Recensione Dalmasso libro di Giachetti Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni '80” Odio-i-lunedi-Vasco-Rossi-il-Ciclostile-15-settembre-2024.pdf – Scaricato 20193 volte – 252,69 KB

Con Althusser è alla ricerca di un’uscita a sinistra dallo stalinismo.

La intravede nel maoismo, nella rivoluzione culturale e aderisce, nella seconda metà degli anni Sessanta, a un gruppo politico filocinese.

La delusione per le posizioni politiche assunte dalla Cina e la scoperta del pensiero di Gramsci lo spingono, nel 1973, all’adesione al Partito comunista francese.

Ben presto deluso, si allontana dal partito criticandone l’immobilismo e il dogmatismo, per poi rientrarvi, nei suoi ultimi anni, sulla spinta del Front de gauche.

Nel libro, composto da un’introduzione di Fabio Minazzi,

da un saggio del curatore in cui ricostruisce il suo percorso filosofico- politico, e da uno scritto autobiografico dello stesso Tosel,

sono raccolti suoi contributi pubblicati su riviste italiane appartenenti all’area della nuova sinistra e del marxismo critico, e altri su Gramsci e non solo.

Completano l’opera i messaggi e gli omaggi seguiti alla sua improvvisa scomparsa. Si tratta di scritti elaborati dopo la caduta del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica aventi come referente la fine del comunismo storico novecentesco e la crisi della socialdemocrazia,

messi sotto scacco dalla rivoluzione neoliberista indotta dalla ristrutturazione e delocalizzazione del capitalismo.

 

CONTINUA …

Diego Giachetti, recensione del libro Sulla crisi storica del marxismo :

Download “Diego Giachetti: recensione del libro Andrè Tosel, Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani, per una nuova riflessione critica (a cura di Sergio Dalmasso)” Diego-Giachetti-recensione-del-libro-Sulla-crisi-storica-del-marxismo.pdf – Scaricato 1475 volte – 215,36 KB

Logo portale Sinistrainrete.info, Recensione Giachetti André Tosel

Domenica, a GENOVA, si voterà per le elezioni comunali

Dopo otto anni di maggioranza di destra (leghisti, fascisti, berlusconiani, civici) e dopo gli scandali che hanno coinvolto il presidente della Regione TOTI e i suoi, è naturale il desiderio di voltare pagine e di arrivare ad una nuova gestione del comune.

Manifesto di Sinistra Alternativa, Elezioni comunali Genova 2025

Sta di fatto, però, che la candidata del “centro sinistra”, SALIS:

  • ha partecipato alle Leopolde di Renzi

  • ha dichiarato che il comune deve esaltare i primi, senza dimenticare gli ultimi

  • ha sostenuto che gli incarichi debbano essere affidati a chi ha la fiducia della maggioranza (la DC aveva più pudore, lo faceva senza dirlo)

  • ha rilanciato la Gronda, grande opera di cui si parla da decenni. Il linguaggio e le proposte cambiano se si parla con associazioni ambientaliste o con gli industriali

  • ha proposto Genova come centro per il nucleare.

Non è un caso che i destri abbiano detto a chiare lettere: “Sarebbe stata una buona candidata anche per noi”.

Ovviamente, silenzio totale sui referendum dell’8 giugno. Vi è il pericolo di scontentare Renzi, Calenda e metà del PD.

Ovviamente, non una parola sul riarmo europeo (800 miliardi che verranno tolti ai servizi sociali), sulle guerre (a cominciare dalla pulizia etnica a Gaza).

Il “centrosinistra” (le virgolette sono d’obbligo) parte con un vantaggio di 8 punti (52% a 44% alle ultime regionali), credo in parte eroso nelle ultime settimane.

Un successo (improbabile) della destra sarebbe gravissimo.

La vittoria, probabile, del campo largo, però, non è priva di contraddizioni e di problemi e non nasce sotto le migliori stelle.

Così siamo finiti: scontro tra – liberisti e atlantisti guerrafondai da un lato – neofascisti, populisti di destra dall’altro.

Pensate a K. Harris/Trump, Macron/Le Pen, ai paesi dell’est Europa.

Per restare all’Italia, all’ultimo match Letta/Meloni.

Questo di tanta speme oggi ci resta.

Facebook, mercoledì 21 maggio 2025

Sergio Dalmasso

Download articolo: Domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, a Genova, si voterà per le elezioni comunali
Candidati di Sinistra Alternativa per le comunali di Genova 2025

 Programma di Sinistra Alternativa in breve per le elezioni comunali di Genova del 25 e 26 maggio 2025 con candidata sindaca ANTONELLA MARRAS:
Programma elettorale di Sinistra Alternativa in breve, Elezioni comunali Genova 2025

Candidati comunali Genova Sinistra Alternativa

Lunedì 28 aprile 2025 sono state presentate/i, all’ASSEMBLEA PUBBLICA presso la sala CAP (via Albertazzi 3r – Genova), per la lista Sinistra Alternativa – con Antonella Marras sindaca – le candidate e i candidati alle elezioni comunali di Genova del 25 e 26 maggio 2025.

Candidati comunali Genova Sinistra Alternativa con Antonella Marras sindaca

La lista Sinistra Alternativa si presenta nei municipi con i seguenti candidati presidente:

  • Municipio I centro-est: Daniele Cinti, 48 anni, impiegato, già attivo nel terzo settore;
  • Municipio II centro-ovest: Sergio Dalmasso, 77 anni, ex insegnante, storico autore di diversi libri, cure, saggi (presenti in questo sito web), già segretario regionale ligure del PRC e consigliere regionale in Piemonte;
  • Municipio III bassa-Valbisagno: Davide Ghiglione, 49 anni, impiegato pubblico, attivista ambientale e già consigliere municipale in Valpolcevera;
  • Municipio IV media-Valbisagno: Sergio Chiossone, 64 anni, ex bancario, attivista antifascista;
  • Municipio V Valpolcevera: Roberta Piazzi, 71 anni, ex dipendente comunale, segretaria del circolo PRC della Valpolcevera;
  • Municipio VI Medio Ponente: Manuela Veneziano 44 anni, impiegata, attiva nei comitati della scuola;
  • Municipio VII Pontente: Rosario Russo, 74 anni, ex impiegato pubblico, musicista ed animatore culturale;
  • Municipio IX Levante: Alberto Soave, 63 anni, attivista antifascista.

Presente anche Marco Loconte, il quale, dopo aver ritirato la sua candidatura a sindaco, ha deciso di appoggiare la candidata sindaca Antonella Marras.

Di seguito i candidati e le candidate per il consiglio comunale Genova:

Bertullacelli Norma, 72 anni, ex insegnante;

Li Puma Antonio, 41 anni, operaio;

Scali Andrea, 53 anni, operativo onlus;

Agostino Adriano, 85 anni, pensionato;

Barbagelata Severino, 63 anni, ex informatore scientifico;

Barbosa Elizabete, 66 anni, assistente agli anziani;

Barresi Gabriella, 49 anni, grafica;

Battaglia Tina, 74 anni, pensionata ex dipendente comunale;

Battistini Vittorio, 71 anni, pensionato ex dipendente ARPAL;

Benasso Marina, 18 anni, studentessa;

Bianchi Anna, 48 anni, impiegata settore privato;

Bordo Daniele, 64 anni, portuale;

Canneva Cristina detta Caneva, 61 anni, disoccupata ex occupata settore privato;

Capuano Martina, 36 anni, marittima;

Caridi Annalisa, 63 anni, impiegata;

Cipro Danilo, 54 anni, impiegato settore privato;

Criscuoli Marina, 74 anni, pensionata, volontaria ong;

Fuselli Franco, 87 anni, pensionato;

Garibaldi Panarese Amalia, 19 anni, studentessa;

Gaspari Sandro, 67 anni, ex dipendente pubblico;

Grigoletto Cinzia, 61 anni, ottico;

Hamarneh Karim, 73 anni, ex informatore scientifico;

Introcaso Fiorina, 66 anni, ex dipendente Poste;

La Rosa Salvatore, 64 anni, ex dipendente AMIU;

Marchesi Diego, 43 anni, funzionario Agenzia delle Dogane;

Matteucci Marta, 35 anni, impiegata;

Merzagora Maria Pia, 74 anni, pensionata;

Migliorini Gabriella, 73 anni, pensionata;

Nanni Fabrizio, 69 anni, libero professionista;

Nervo Viviana detta Vivi, 50 anni, disoccupata;

Parise Wilma, 53 anni, disoccupata;

Parkhomenko Valeriya, 31 anni, assistente museale;

Perotto Luciano, 73 anni, ex dipendente ASL;

Roberto Marco, 70 anni, ex agente di commercio;

Salaris Marcella, 59 anni, libera professionista;

Toscano Renato, 70 anni, pensionato;

Vanzo Claudio, 71 anni, ex insegnante;

Viotti Nazzareno, 60 anni, ex bancario.

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Comunicato di Sinistra Alternativa

Ieri, lunedì 28 aprile, abbiamo presentato in assemblea pubblica partecipata,

la lista Sinistra Alternativa con Antonella Marras candidata sindaca, i presidenti degli 8 municipi in cui saremo presenti per le elezioni amministrative del 25/26 maggio, e alcun* de* candidat* consiglier*.

Alcuni punti del programma di Sinistra Alternativa

Abbiamo presentato alcuni dei punti del programma che ha come punto cardine il No alla guerra e al piano di riarmo europeo, il lavoro con la fine delle esternalizzazioni,

salario minimo indicizzato al costo della vita, lotta allo sfruttamento e lavoro precario,

diritto alla casa, attenzione ai territori, ambiente, spazi pubblici anche autogestiti, politiche sociali e di inclusione con attenzione alle persone più fragili,

e poi le opere che si stanno svolgendo e che si vogliono fare sul territorio il loro impatto le proposte alternative, il trasporto pubblico locale, le periferie fisiche e sociali, la cultura i giovani,

lo sport ovviamente l’antifascismo e la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, e poi il cibo come atto politico.

Tutto in una visione anticapitalista, ecosocialista, in cui ci poniamo come strumento all’interno del comune per i tanti cittadini e cittadine, abitanti che potranno trovare chi può opporsi ai poteri forti che da sempre determinano le scelte in questa città,

che l’hanno svuotata di lavoro di qualità, di presidi culturali sociali sanitari, e di tutto ciò che rappresenti e dia vita a relazioni non mercantili, e di pensiero critico che sono alla base invece per un miglioramento della qualità della vita.

Il voto alla lista è un voto che non dà una delega in bianco

ma che porta direttamente le persone dentro le istituzioni in un contesto di confronto continuo e partecipativo,

per poter avere la possibilità di essere quel sassolino da mettere in un ingranaggio, che possa portare alla costruzione di quella opposizione sociale necessaria affinché si possano fare le giuste pressioni, ottenendo risposte a bisogni e rivendicazioni.

Vogliamo essere scomodi, goccia che crea tempesta, vogliamo condividere il sogno di una città che può essere diversa e migliore.

Un grazie va a tutte le persone che hanno firmato per la presentazione della lista,

a tutti e tutte quelle presenti ieri e a quelli che lo faranno in questo percorso.

Grazie

Il tuo voto è….utile

Fonte, Sinistra Alternativa

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LIDIA MENAPACE PARTIGIANA PER SEMPRE

Lidia Menapace partigiana per sempre, in “Il Lavoratore”, n. 3 – 22 aprile 2025, pubblicato integralmente in Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi.

Lidia Menapace, da giovane - Lidia Menapace partigiana per sempre, articolo di Sergio Dalmasso

È difficile, parlando di Lidia Menapace, affrontare la sua ricchissima biografia, tracciarne un profilo, senza inserire ricordi personali, modestissimi, ma molto numerosi in una conoscenza durata oltre mezzo secolo.

Lidia nasce a Novara nel 1924.

Racconta di “aver preso coscienza” nel corso della guerra, per motivi familiari, per i rastrellamenti tedeschi.

Prima, il trauma, nel 1938, per l’improvvisa assenza dalla scuola di una sua compagna di classe, perché ebrea (non è una malattia), le aveva fatto comprendere l’assurdità delle discriminazioni.

La scelta di divenire partigiana nasce da questo intreccio (ricordate La storia di Elsa Morante?) di grandi, drammatici fatti storici e di vicende personali, quotidiane:

la mancanza di cibo, i bombardamenti, la solidarietà tra persone semplici, i posti di blocco, l’attività clandestina…

Lo racconterà, settanta anni dopo, in Io partigiana. La mia resistenza (Manni 2014).

L’esperienza partigiana le lascia un segno indelebile. La sconfitta del fascismo deve essere il primo passo per la costruzione di una società più giusta.

Il rifiuto della guerra è consequenziale.

Dopo il lancio delle bombe atomiche nell’agosto 1945, scrive per un giornale locale, un articolo, bloccato dalla censura, in cui dice espressamente che le due atomiche buttate sui civili di un paese vinto ci mettono alla pari con i nazisti.

Dirà sempre: Chiamatemi ex politica, ex parlamentare, ex insegnante, ma non chiamatemi ex partigiana.

Ancora, la scelta pacifista l’accompagnerà per tutta la vita, contro i blocchi, il riarmo, le basi militari, l’installazione dei missili e la militarizzazione del territorio.

Sono conseguenti, “protofeministe”, le scelte di vita.

Frequenta gli ambienti cattolici e ha una relazione con un insegnante universitario che le propone il matrimonio, dicendole: Sarai la mia assistente.

Ovvio il rifiuto del ruolo subordinato e la fine della relazione.

Eguale la reazione davanti ad una persona, conosciuta frequentando la FUCI (la Federazione universitaria cattolica) che le propone il matrimonio, non accettando che lei lavori (il lavoro della moglie è considerato possibile solamente in famiglie modeste). …

CONTINUA

(PS. Lidia Menapace è presente sulla tessera di Rifondazione 2025 assieme a Pier Paolo Pasolini):

Lidia Menapace partigiana per sempre, nella tessere di Rifondazione anno 2025 con Pier Paolo Pasolini

di Sergio Dalmasso

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Download de “Il Lavoratore”, Anno XXV, n. 3 – 22 aprile 2025:
Download “Il lavoratore, mensile, Anno XXV - n. 3 - 22 aprile 2025” IL-LAVORATORE-APRILE-2025.pdf – Scaricato 3532 volte – 2,54 MB

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Quaderno Cipec 75

Racconti di Adriano Agostino

Copertina Quaderno 75, Racconti di Adriano Agostino
Download “Quaderno CIPEC N. 75, Racconti di Adriano Agostino, I semestre 2026” Quaderno-CIPEC-Numero-75.pdf – Scaricato 5265 volte – 4,10 MB

Introduzione di Sergio Dalmasso

Racconti di Adriano Agostino. Ho conosciuto Adriano e Gabriella Migliorini alla mitica Bianchini di Genova Marassi.

Foto di Adriano Agostino anno 2020Rifondazione non usa il termine sezione, ma (bisogna essere moderni) quello di circolo.
La Bianchini, però, rimane LA Bianchini (femminile), erede di tante sezioni PCI, in una città dove queste erano frequentissime e popolatissime, soprattutto nei quartieri operai.

Fotografie dei vecchi dirigenti, bandiere rosse delle vecchie sezioni, manifesti sui temi internazionali (Chapas, Cuba, Palestina, Kurdistan…).

Una grande sala all’ingresso, una per la segreteria, una grande cucina che prepara le cene del venerdì, da anni occasione di incontro.

Il nome ricorda il partigiano “Dente”, figura significativa della resistenza genovese (quella che ha fatto il 25 aprile un giorno prima).

Qui sono entrato, la prima volta, il 21 luglio 2001, fuggendo dalla tremenda carica di polizia e guardia di finanza in corso Italia (per chi c’era, a Punta Vagno).

Rabbia, sdegno, paura, timore di nuove cariche (l’assalto alla scuola Diaz e i fatti della caserma di Bolzaneto sarebbero avvenuti poche ore dopo). La polizia era schierata sull’altro lato del Bisagno.

Che intendesse attaccarci?

È un ricordo che mi accompagna ogni volta che ci entro.

Adriano e Gabriella mi hanno spesso raccontato di loro.

Forse, varrebbe (varrà) la pena di tornarci con più tempo e organicità.

In Adriano è fondamentale il soggiorno in URSS, (l’Università statale di Mosca) in anni in cui ancora vi era la speranza di una ascesa di questo paese, e – con essa- dei paesi “socialisti”.

Lo Sputnik, Gagarin, Valentina Tereskova, l’aumento progressivo di influenza sul “terzo mondo”, sui paesi che stavano uscendo dal colonialismo, …

CONTINUA (Quaderno Cipec numero 75) Quaderno a stampa presso Centro Stampa della Provincia di Cuneo nel secondo semestre 2026)

Sergio Dalmasso

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La Rivista “La Sinistra” download

Si rende disponibile in versione integrale ai visitatori e lettori del sito il mio opuscolo intitolato: La RIVISTA, LA SINISTRA. Una stagione troppo breve, Punto Rosso edizioni, Milano 2021.

Download “Opuscolo di Sergio Dalmasso La Rivista - La Sinistra in versione integrale” Sergio-Dalmasso-LaSinistra-La-Rivista-integrale-23gen2021.pdf – Scaricato 3536 volte – 424,90 KB

La Rivista La Sinistra download integrale, copertina con foto di Che Guevara

 

La Samonà-Savelli

La casa editrice Samonà-Savelli nasce a Roma nel 1963. Giuseppe Paolo Samonà è redattore all’“Unità”, ma ne viene allontanato per dissenso politico. Studioso di letteratura, sarà insegnante nelle università di Chieti-Pescara, Mogadiscio, Montreal.

Pubblicherà testi su Gioacchino Belli (1969), Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1974), Letteratura e stalinismo (1971). Tradurrà il poeta russo Sergej Aleksandrovic Esenin.

Nel 1968 abbandona la casa editrice che, dal 1970 alla chiusura (1982), si denominerà: Savelli- La nuova sinistra.

Giulio Savelli (Roma 1941) proviene da una famiglia dell’alta nobiltà romana, legata al Vaticano.

Nell’autunno 1966, viene radiato dalla federazione romana del PCI, a causa della nascita del mensile “La Sinistra”.

Dagli anni ’80, cosa comune a tante figure dell’area, modifica le proprie posizioni, sino all’approdo, nel 1996, alle liste della destra berlusconiana.

E’ eletto deputato nella circoscrizione di Legnano, con il 36,8%, superando la candidata della Lega (29.5%) e quello dell’Ulivo (33,7%). … CONTINUA

Sergio Dalmasso

PS. Opuscolo integrale de La Rivista “La Sinistra”. Una stagione troppo breve presente in academia.edu e catalogato in questo sito nella sezione Archivio, Scritti storici, Opuscoli.

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Elezioni comunali Genova

Antonella Marras ricandidata sindaca

“Antonella Marras comunali Genova 2025. Marras in corsa per portare a Palazzo Tursi la ‘Sinistra Alternativa’ alle comunali di Genova 2025:

“Amare Genova è come amare una persona”

Antonella Marras comunali genova con i partiti Rifondazione Comunista, PCI, Sinistra Anticapitalista

La candidata della coalizione che unisce Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista ritorna dopo la candidatura del 2022:

Vorremmo riportare le classi popolari all’interno del consiglio comunale

Simbolo elettorale di Sinistra Alternativa, Antonella Marras comunali Genova

Lontana dal centrosinistra “liberista”, vicina alle periferie, ai lavoratori e ai comitati in cui è cresciuta.
Antonella Marras torna in corsa per le comunali di Genova dopo la sua candidatura del 2022.

Lo fa sotto la bandiera di ‘Sinistra Alternativa’,

progetto che unisce le tre anime (I tre partiti politici) di Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista in una visione della città antitetica rispetto ai due principali schieramenti.

Marras, fiera delle sue esperienze nei comitati di Fegino e Borzoli,

voce forte della sinistra operaia in Valpolcevera, parla di Genova come di un’amata:

“quando si ama una persona, non la si deve cambiare” per “sostenere un miglioramento nelle sue possibilità di crescere”.

La sua unica grande opera è “la messa in sicurezza del territorio”.

Per il resto, Marras è netta nel suo “no” ai maxi cantieri che, in alcuni casi, vedono i due principali contendenti Pietro Piciocchi e Silvia Salis trovarsi d’accordo.

Due ‘big’ che, per lei, sono “due facce della stessa medaglia” “

Intervista completa di Pietro Zampedroni su La voce di Genova, 5 aprile 2025

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Intervista TV di Telenord Liguria del 10 aprile 2025 ad Antonella Marras candidata sindaca per SINISTRA ALTERNATIVA:

Candidata sindaca Genova Antonella Marras intervista a Telenord Liguria

Nomi dei candidati e delle candidate alle elezioni comunali di Genova per Sinistra Alternativa

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La crociera – estate 1970

Racconto di Adriano Agostino

Adriano Agostino, scrittore di racconti, La crociera estate 1970

La crociera estate 1970. L’estate del 1970 giunse all’improvviso verso metà luglio, con un caldo e un’afa da rendere l’aria irrespirabile e contemporaneamente, per fortuna, arrivarono le ferie.

Il più bel periodo dell’anno si potrebbe definire, ma con pochi soldi in tasca non è che ti diverti molto.

La mattina del secondo giorno di meritato riposo arriva una telefonata a casa, stavo ancora dormendo,

era il direttore di una importate agenzia di viaggi di Genova, che si occupava di organizzare crociere per le navi sovietiche, aveva avuto il mio numero dalla Libreria Italia URSS, dove da circa un anno io lavoravo.

Cercava un interprete per la motonave Ivan Franko,

mi chiedeva se ero libero e se potevo andare a lavorare a bordo, però la risposta doveva essere immediata, la partenza era prevista due giorni dopo.

Avevo scarsi mezzi, tanto tempo libero e non sapevo cosa fare, il «Sì» gli arrivò prima che finisse la domanda e trascorsa appena un’ora ero già in agenzia per prendere gli accordi necessari.
Il passaporto l’avevo e non occorrevano visti particolari.

L’imbarco per lo staff era previsto per il pomeriggio del giorno seguente, per essere pronti a ricevere i numerosi passeggeri che si sarebbero imbarcati la mattina successiva.

Lo staff a carico dell’agenzia era composto da ben otto hostess, uno steward, un interprete e due allegri comici intrattenitori per rallegrare le serate dei felici e stanchi crocieristi.

Con nostra grande sorpresa ci vennero assegnate le migliori cabine di tutta la nave, qui si aprivano due ipotesi:

l’agenzia teneva in modo particolare al proprio gruppo o non erano riusciti a vendere le cabine per questo viaggio, tra l’altro breve (le più costose).

Oggi direbbero la seconda che hai detto.

La serata, invece che con i colleghi appena incontrati, l’ho trascorsa con i compagni, l’equipaggio della nave,

conoscevo alcuni degli ufficiali e per caso belle ragazze che frequentavano la nostra libreria, abbiamo anche parlato dei libri disponibili, dell’itinerario, della temperatura che troveremo e sperando nel bel tempo che farà e del mare calmissimo.

Abbiamo intervallato il discorso con due bicchierini di vodka e blinì,

che sono le nostre crêpes, squisiti con caviale prima e poi con marmellata, miele e tè, che dopotutto, dopo una cena sostanziosa, non hanno mai ammazzato nessuno.

Una ragazza si chiamava Tanja, aveva i capelli castano chiari, portava gli occhiali ed era molto carina.

Studiava al politecnico di Odessa e, come me, era in vacanza, vedeva il mondo e non spendeva niente.

La mattina seguente inizia l’imbarco.

Lo staff e il personale di bordo accoglie i passeggeri che sembrano provenire da un altro mondo, sono tutti impacciati e molto ricchi, l’indirizza verso le cabine, io non l’ho contati, ma saranno stati più di cinquecento.

La maggioranza dei giovani passeggeri proviene dal Piemonte e dalla Lombardia,

la nostra agenzia deve avere, molto probabilmente, una filiale da quelle parti, poi ci sono gruppi dell’Emilia, di liguri e stranieri ce n’erano pochissimi. …

Continua

Download racconto completo, La crociera, di Adriano Agostino:

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