Se qualche circolo, associazione, ente… fosse interessato, la presentazione servirebbe a far conoscere una grande figura della nostra storia e a ritornare su alcune tematiche che continuano ad essere attuali.
In autunno, raddoppierò: sarà pubblicato un breve testo su Rosa Luxemburg, prima del centesimo anniversario della sua tragica morte.
Lo si troverà in tante librerie. Oltre che online. Non perdetevelo!
Editore:Red Star Press
Isbn: 9788867181964
Roma, 2018; br., pp. 182.
Descrizione:
Non aveva ancora compiuto 25 anni, Lelio Basso, quando venne tratto in arresto e confinato all’isola di Ponza. La sua “colpa”, nel 1928, era quella di essere un convinto antifascista e di comportarsi come tale. Un’attitudine che, nel corso di un memorabile esame di filosofia morale sostenuto da Basso, costrinse il professore da cui era interrogato ad affermare: “Io non ho alcun diritto d’interrogarla sull’etica kantiana: resistendo a un regime oppressivo lei ha dimostrato di conoscerla molto bene.
Qui il maestro è lei. Vada, trenta e lode”.
E se allo studioso Lelio Basso si dovrà, tra le tante cose, la diffusione del pensiero di Rosa Luxemburg in Italia, fu grazie alla sua visione della lotta partigiana se la Resistenza italiana guadagnò un respiro di massa. Ancora, per comprendere la complessità e l’importanza del personaggio, è a Lelio Basso, in quanto membro dell’Assemblea Costituente, che si devono gli articoli 3 e 9 della costituzione mentre, da strenuo difensore dei diritti umani quale fu, diede un contributo fondamentale alla costituzione di organismi quali il Tribunale Russell, chiamato a giudicare i crimini statunitensi in Vietnam.
Con partecipazione e competenza, Sergio Dalmasso rievoca la vita di Lelio Basso, dà voce alle sue lotte e entra nei particolari del suo lavoro politico, spiegando la rielaborazione bassiana del materialismo storico e restituendo il giusto merito a una delle figure più importanti della storia italiana contemporanea.
Piero Calamandrei in questo memorabile discorso ai giovani sulla Costituzione cita l’articolo 3 definendolo come il più importante (Milano, 26 gennaio 1955):
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Dal 19 gennaio 2024 è stato reso disponibile gratis in formato pdf il primo capitolo
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio DALMASSOhttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio DALMASSO2018-04-29 15:58:272024-02-02 21:33:58Gramsci et le parti communiste italien
È online il quaderno CIPEC Numero 61 in gran parte dedicato a Renato Marchiaro il partigiano calciatore che iniziò la sua carriera calcistica con la Juventus nel 1937.
Racconti inediti della vita di Marchiaro vi si trovano in esso scritti dallo stesso Renato. Bovesano, recentemente scomparso a Nizza all’età di 98 anni.
“Iniziò la sua carriera calcistica con la Juventus nel 1937, trasferendosi in seguito in altre squadre italiane quali lo Schio e il Liguria.
In totale nella massima serie professionista totalizzò 8 presenze ma nessun gol. A causa della seconda guerra mondiale interruppe la carriera calcistica nel 1943, riprendendola poi in Francia nel 1946.
Giocò nell’Antibes, nel Nizza e nell’Olympique Alès, totalizzando nel periodo francese 44 presenze e 13 gol.”
Biografia secondo Wikipedia
Durante la Seconda guerra mondiale, a seguito del proclama Badoglio dell’8 settembre 1943 si unì alla Resistenza unendosi alla “Banda Vian” guidata da Ignazio Vian con il nome di battaglia di “Fede” e fu uno dei pochi sopravvissuti all’eccidio di Boves. Successivamente si unì alle Brigate Garibaldi.
Durante la sua militanza nel Nizza incontrò la sua futura moglie e al termine della sua carriera agonistica tornò nella città della costa Azzurra, ove, dopo aver lavorato per una compagnia petrolifera, comprò l’Hôtel des Mimosas.
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