Gianni Ferretti segretario provinciale Genova di Rifondazione Comunista intervistato da FivedabliuTV il 13 agosto 2022 sulla lista Unione Popolare con Luigi De Magistris.
Articoli
Comune Parigi
I 150 anni della Comune di Parigi
L’Unigramsci sezione di Genova ha trasmesso in diretta YouTube (18 maggio 2021) il seminario sulla Comune di Parigi con intervento del prof. Sergio Dalmasso. Seminario moderato da Giovanni Ferretti autore del libro: A sinistra di Internet presente nel quaderno 66.
“La Comune di Parigi è la forma di organizzazione autogestionaria, di stampo socialista libertario, che assunse la città di Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871. È considerata la prima grande esperienza di autogoverno della storia contemporanea.
A seguito delle sconfitte militari sofferte dalla Francia nella guerra franco-prussiana contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali e la prosecuzione della guerra. Quando il governo provvisorio deluse le sue aspettative e l’Assemblea nazionale, eletta l’8 febbraio 1871, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia, il 18 marzo 1871 Parigi insorse, cacciando il governo Thiers, che aveva tentato di disarmare la città, e il 26 marzo elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l’istituto parlamentare.
La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l’esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l’istruzione laica e gratuita, rese elettivi e revocabili i magistrati e tutti i funzionari, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori e iniziò l’epurazione degli oppositori, quali i cittadini fedeli al Governo legittimo e i rappresentanti religiosi.
L’opera della Comune fu interrotta dalla reazione del governo e dell’Assemblea nazionale, stabiliti a Versailles. Iniziati i combattimenti nei primi giorni di aprile, l’esercito comandato da Mac-Mahon pose fine all’esperienza della Comune, entrando a Parigi il 21 maggio e massacrando in una settimana almeno 20.000 parigini compromessi con la rivolta durante la cosiddetta semaine sanglante, settimana sanguinosa. Seguirono decine di migliaia di condanne e di deportazioni, mentre migliaia di parigini fuggirono all’estero. “
Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Comune_di_Parigi_(1871)
Il digitale

Il digitale, come ci cambia?
Due indagini condotte nel 20181 affermano che circa il 40% dei giovani tra i 18 e 29 anni dicono di essere on-line quasi costantemente, al pari del 36% delle persone di età compresa tra i 36 e i 49 anni. Nella Generazione Z, cioè quella dei ragazzi nati tra il 1995 e il 2010, la percentuale risulta ancora incrementata: il 95% di loro usa uno smartphone, e il 45% sostiene di farlo quasi costantemente. Benessere e felicità personali sono strettamente connessi alla possibilità di avere un’attività comunicativa on-line.
Shoshana Zuboff, nel proprio libro Il capitalismo della sorveglianza, afferma che gli I-like di Facebook sono diventati la cocaina della nuova generazione, sono come scariche di dopamina. Già nel 1993, Derrick de Kerckhove, nel libro Brainframes, parla di psicotecnologie: il telefono, la radio, la televisione, i computer, i satelliti modificano le relazioni all’interno del tessuto sociale; questo significa che essi ristrutturano e modificano le caratteristiche psicologiche dei singoli.
Venendo ad epoca più recente, i social media, Facebook innanzitutto, alterano la presentazione del sé, aggravano l’incapacità dei ragazzi di sviluppare un io pienamente indipendente, fanno perdere la capacità di stare da soli, la capacità di vedere gli altri come soggetti separati e indipendenti. A seguito di ciò, statisticamente parlando, aumenta la necessità di costruire la propria identità e la propria personalità esclusivamente in funzione del gradimento degli altri, talvolta sostituendo la realtà percepita del sé con i simulacri degli avatar.
Esistono studi svolti in ambito scolare che evidenziano come gli alunni non siano più capaci di guardare negli occhi, che siano indifferenti al linguaggio dei corpi, che non capiscano quando feriscono qualcuno e che siano incapaci di costruire amicizie basate sulla fiducia.
Un’altra indagine2, questa volta operata su studentesse universitarie, ha evidenziato che nell’ultimo periodo, caratterizzato da una crescita esponenziale del tempo che viene trascorso dai giovani sui social media, è aumentata quella che viene definita la paura del botta e risposta, del non preparato, che è propria del dialogo, con una conseguente fuga dai contatti personali diretti.
Questo conduce a un vero e proprio analfabetismo emotivo. I tempi della chat permettono di controllare le proprie emozioni, con l’aggravante che in rete si è quello che si vuole essere: aumenta il narcisismo, si perdono inibizioni e, come già accennato, si rileva una maggiore incapacità di interessarsi ai problemi degli altri; un mondo distonico, privo di empatia, come reazione alla paura di essere inadeguati, soprattutto fisicamente (lo shame of body, la vergogna del corpo) e, soprattutto, il FOMO (dall’acronimo Fear of missing out), paura del non esserci, del perdere qualcosa, che poi è la molla che rende così appetibili i social network.
Nel 2007, Barry Wellman, parlando di Villaggio Globale3, definisce la comunità come la rete dei legami interpersonali che forniscono appoggio, informazioni, senso di appartenenza e, quindi, anche identità sociale. Fino a poco tempo fa tutto questo era dato dalla prossimità di luogo: la casa, i lavoro, il paese. Oggi al centro della comunità c’è la rete di contatti della singola persona, contatti sviluppati soprattutto per senso di appartenenza e di interesse. Anche in questo caso si evidenzia come il singolo si trinceri sempre più in comunità di simili e si precluda il confronto e l’ibridazione sociale e culturale. Al centro della comunità non c’è più il paese, la piazza, il condominio, bensì il computer e quello che Howard Rheingold definisce il telecomando della vita: il telefonino.
1 Perrin e Jiang, “About a quarter of U.S. adults …”, Pew Research Center, 14 marzo 2018; Monica Anderson e Jingjing Jiang, “Teens, social media & technology 2018”, Pew Research Center, 31 maggio 2018.
2 Sherry Turkle: indagine su studentesse Baylor University – su Internazionale, marzo 2016.
3 Termine coniato nel 1964 da Marshal McLuhan in “Gli strumenti del comunicare”.
Testo presente nel quaderno 66
Unigramsci Genova
L’Unigramsci (Università popolare Antonio Gramsci) ha sede a Roma; è una associazione senza fini di lucro nata nel 2014.
L’Unigramsci arriva a Genova con una sezione staccata collocata all’interno del progetto casadeipopoli inaugurata il 6 marzo 2021.
La casa dei popoli di Genova organizza un ciclo di 11 lezioni aperto da questo incontro con Sergio Dalmasso intitolato: Vita e pensiero di Rosa Luxemburg.
La lezione di Sergio Dalmasso sulla figura di Rosa Luxemburg è stata trasmessa in diretta streaming YouTube tramite il canale Casa dei Popoli Genova e sulla pagina Facebook il 9 marzo 2021 dalle ore 18:00.
La lezione è stata trasmessa anche in differita da RadioGrAmma-Buridda AM 1359 KHz e resa disponibile sul sito buridda.org.
Hanno partecipato alla videoconferenza: Patrizia Poselli, Cinzia Ronzitti, Giovanni Ferretti, Roberta Piazza, Lautaro Castro.
Le recenti pubblicazioni di Sergio Dalmasso tra cui il libro: Una donna chiamata rivoluzione. Vita e opere di Rosa Luxemburg, edizione RedStar Press Roma sono presenti nella seguente foto.
Corsi e seminari dell’Unigramsci
Antropologia
Alessandra Ciattini
2021
Antropologia
Alessandra Ciattini
Beniamino Caputo
2021
Economia
I parte del testo Perla Critica (Gianfranco Pala)
Carla Filosa
2021
Economia
II parte del testo Perla Critica (Gianfranco Pala)
Francesco Schettino
2021
Economia
Storia della organizzazione del lavoro: un minicorso
Domenico Laise
2021
Filosofia
Renato Caputo
2021
geoeconomia
Corso di Geoeconomia del terzo millennio
Andrea Vento
2021
Pensiero Politico
Internazionalismo e questione nazionale nella storia del movimento dei lavoratori
Francesco Cori
2021
Antropologia
Alessandra Ciattini
2020
Economia
Francesco Schettino
2020
Economia
I paradigmi fondamentali della Organizzazione del Lavoro (OdL)
Domenico Laise
2020
Filosofia
Renato Caputo
2020
Filosofia
Democrazia e colonialismo. Il lato oscuro dell’occidente. Le ragioni profonde dei fenomeni razzisti
Francesco Cori
2020
Filosofia
Salario minimo e reddito di cittadinanza
Carla Filosa
2020
Antropologia
Le illusioni del postmodernismo
Alessandra Ciattini
2019
Economia
L’organizzazione del Lavoro nella fabbrica capitalistica
Domenico Laise
2019
Filosofia
Le origini filosofiche del marxismo: la filosofia di G.W.F. Hegel
Renato Caputo
2019
Filosofia
Concezione Materialistica della Storia
Carla Filosa
2019
Filosofia
Francesco Cori
2019
Antropologia
Breve Storia Della Riflessione Sulla Religione
Alessandra Ciattini
2018
Diritto
Claudio De Fiores
2018
Economia
Francesco Schettino
Carla Filosa
Domenico Laise
2018
Filosofia
Poiesis e Praxis nella cultura occidentale
Felice Renda
2018
Storia
Controstoria del secolo breve (II parte): dal secondo dopoguerra ai giorni nostri
Renato Caputo
2018
Storia
Sovranità e conflitto nella Teoria Politica Moderna
Francesco Cori
2018
Antropologia
La Storia religiosa dell’America Latina e del Caribe
Alessandra Ciattini
2017
Economia
Francesco Schettino
Carla Filosa
Domenico Laise
2017
Filosofia
Il concetto marxiano di praxis nelle Tesi su Feuerbach e L’eredità della filosofia classica tedesca
Felice Renda
2017
Storia
Controstoria del secolo breve (I Parte)
Renato Caputo
2017
Economia
Carla Filosa
Francesco Schettino
2016
Filosofia
Corso introduttivo di filosofia marxista
Renato Caputo
Rosalinda Renda
2016
Giornalismo
Eugenio Cirese
Paolo Miggiano
Valerio Strinati
Marco Luzzatto
2016
Pensiero Politico
Raul Mordenti
2016
Pensiero Politico
Lelio La Porta
Antonino Infranca
2016
Storia
Un mondo nuovo: istituzioni operaie e popolari nell’Italia post-unitaria
Valerio Strinati
Giacomo Gabbuti
2016
Economia
Francesco Schettino
Carla Filosa
2015
Storia
Un mondo nuovo: istituzioni operaie e popolari nell’Italia liberale
Giacomo Gabbuti
Valerio Strinati
2015
Quaderno 66
Il Quaderno numero 66 contenente il libro
A SINISTRA DI INTERNET di Giovanni Ferretti
In anticipo, largo, sulla stampa cartacea – a cura del Centro Stampa della Provincia di Cuneo – si rende disponibile il quaderno cipec 66. Contiente anche alcune recensioni del libro Dalmasso su Lucio Libertini e un saggio di Sergio Dalmasso su Rodolfo Morandi.
Premessa, a sinistra di internet
Queste righe, lungi dal volersi ritenere complete ed esaustive, propongono un compendio degli studi relativi alle conseguenze provocate dall’impatto del digitale sulle nostre vite: scorrono sulle modifiche in atto in alcuni assetti psicologici, antropologici e sociali, e affrontano il rapporto tra digitale, economia e capitalismo del controllo, mettendo in risalto il ruolo del digitale nella creazione del consumo, del consenso e del controllo sociale.
Il testo, anche se di taglio per lo più sociologico, ha la presunzione di avanzare alcune analisi politiche; queste prendono spunto dal lavoro di diversi studiosi, alcuni dei quali potrebbero non gradire l’accostamento alla sinistra, presupposto nel titolo, soprattutto se accostata ad aggettivi quali radicale o anticapitalista1: pur avendo provato ad essere accurato nelle citazioni, la loro selezione e il filo logico utilizzato per collegarle tra loro è ovviamente di esclusiva mia responsabilità.
Vale la pena puntualizzare che le analisi che vengono riportate e le statistiche sulle quali si basano, sono fortemente influenzate da quello che potremmo definire gap generazionale: è chiaro che l’impatto dei media digitali, soprattutto sul nostro modo di interpretare il rapporto con il nostro prossimo, è molto diverso se riferito alle generazioni Y (nati dopo il 1981, cresciuti con il web, creato nel 1991) e Z (i digital native, nati dopo 1995) o, viceversa, se osservato nelle generazioni maturate nel secolo ventesimo.
Un esempio: i ragazzi di oggi difficilmente comprano giornali; quelli più sensibili sono comunque orientati a consultare giornali on-line o, più spesso, aggregatori di notizie tipo Google News.
Questo ovviamente non vale per persone che hanno più di 50-60 anni: troveremo anche tra di loro fruitori delle news on-line ma statisticamente il loro numero sarà molto meno rilevante.
Più in generale, possiamo cinicamente dire che ogni persona che muore è un fruitore di tecnologia broadcast (TV tradizionale, radio…), mentre ogni persona che nasce sarà fruitore di tecnologie di nuova generazione (streaming, podcasting, social o altro che sia o che sarà).
1 Anche se c’è da chiedersi che cosa sia una sinistra non anticapitalista.
Nella foto seguente la figlia di CHE GUEVARA Aleida con Giovanni Ferretti:
Saluti
Statistiche
- 0
- 1
- 1
- 41
- 19
- 369
- 5.055
- 96.880
- 248.813
- 105.501
- 7
- 19.897
Informazioni
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