Demoni parte seconda di Danilo Zannoni, saggi di Sergio Dalmasso

Quaderno CIPEC Numero 72

Demoni, parte seconda, di Danilo Zannoni

Scritti su: Livio Maitan, Claudio Costantini, Mario Giovana,

Il mio amico prete: Gianni Russotto, di Sergio Dalmasso

Download “Quaderno CIPEC N. 72”

Quaderno-CIPEC-Numero-72.pdf – Scaricato 15040 volte – 1,69 MB

Indice generale

Introduzione p. 5

Il mio amico prete: Gianni Russotto p. 7

Mario Giovana consigliere regionale (1970/1975) p. 9

Claudio Costantini, professore ed amico p. 19

Ricordando Livio Maitan p. 25

LUCIO LIBERTINI l’attività a Torino p. 31

Parte 2ª Demoni di Danilo Zannoni p. 40

Epilogo p. 112

Introduzione

Quaderno CIPEC n 72, Non so se questo sarà l’ultimo quaderno, dopo un percorso di trent’anni, o se continueremo per il prossimo quinquennio (2025- 2029) o almeno per qualche anno.

Attendiamo le decisioni dell’Amministrazione provinciale di Cuneo che, in ogni caso, ringraziamo, come quelle precedenti, insieme ai dipendenti della stamperia, per i tanti numeri usciti che speriamo siano stati utili.

Vedo che le ricostruzioni di parti della storia della provincia, le interviste a militanti politici e sindacali, le statistiche elettorali, per quanto ferme a parecchi anni fa, vengono ancor oggi, utilizzate per studi, ricerche, tesi di laurea.

In attesa di una eventuale (e sperata) continuazione, procediamo con il ricordo dell’amico Danilo Zannoni, scomparso nell’aprile 2023.

A lui abbiamo dedicato già il quaderno 65 (primo semestre 2021) che conteneva numerosi racconti e l’ultimo numero (primo semestre 2024) con un lungo racconto (il termine è, forse, riduttivo),  Demoni e due brevi ricordi, il mio e quello di Antonella Marras.

Breve sul Quaderno Cipec n 72

In questo quaderno compaiono altri suoi scritti, mai pubblicati, che sempre dimostrano la fantasia (gli ho chiesto più volte come facesse a scrivere continuamente, senza interruzione e su soggetti così diversi) e soprattutto l’interesse per temi sociali, ambientali, legati a una impostazione morale che sembra richiamarsi ad esempi letterari illustri.

Vi era l’idea di un ricordo di Gianni Russotto, anch’egli mancato lo scorso anno. Gianni è stato sacerdote, prima a Genova, poi in Cile, da lui scelto per avere una esperienza di vita e di fede in un paese del “terzo mondo”. Qui ha conosciuto e sposato una donna, scelta che lo ha collocato tra i tanti preti sposati di una stagione in cui molti credenti si sono interrogati sulle scelte di fede, sul rapporto religione/politica e sul modo migliore di interpretare la fede stessa nella propria vita personale. Il ritorno in Italia, l’impegno politico- sociale.

Ci manca lo spazio.

Mi limito ad un ricordo personale, rinviando ai prossimi, eventuali, quaderni, testimonianze, ricordi, memorie collettive e personali che hanno riempito una commovente serata al circolo ARCI Barabini, a Trasta, in val Polcevera, il giorno successivo alla sua scomparsa.

Sergio Dalmasso