La nave dei folli

Scheda del n. 98, 2020, “Il presente e la storia“, Alessio LEGA, La nave dei folli. Vita e canti di Ivan Della Mea, Agenzia X, Milano, 2019. pp. 374.

 

La nave dei folli di Alessio Lega Download articolo

Alessio Lega è musicista, autore di molti album e di numerosi spettacoli che gli hanno meritato la Targa Tenco 2004 e nel 2019. Studia ed interpreta musica d’autore e repertori storici, frequentando soprattutto centri sociali e circoli culturali.

Al suo attivo ha molti dischi, fra cui Sotto il pave’ la spiaggia, rivisitazione di grandi cantautori francesi, Dove si andrà, le canzoni di Franco Fortini, la riedizione dello storico spettacolo Bella ciao, con il Nuovo canzoniere, Nella corte di Arbat, le canzoni di Bulat Okudzava, a testimonianza del suo interesse per la letteratura slava.

Militante anarchico ha scritto la biografia Bakunin, il demone della rivolta (Milano, Eleuthera, 2015).

La biografia su Ivan Della Mea è la prima, a dieci anni dalla morte e ripercorre non solo la vita e l’opera di una delle maggiori figure della canzone popolare e politica italiana dagli anni ’60, ma le vicende, il lavoro, anche le divergenze di una generazione di cantanti, ricercatori, studiosi che si sono impegnati nella riproposizione della musica popolare, intrecciata con le lotte politiche e sociali che hanno caratterizzato una intera stagione.

Ivan (Luigi) Della Mea nasce a Lucca nel 1940, quando l’Italia è entrata in guerra da pochi mesi ed è fratello minore (16 anni) di Luciano che sarà dirigente politico e intellettuale della sinistra socialista.

La fanciullezza è difficile e dolorosa: “maledico quel ventre ubriaco che nel quaranta mi diede la vita”.

Figlio di genitori separati, di un padre violento e fascista, è affidato a una nutrice e – sino ai cinque anni di età- a un brefotrofio, come emerge dalla biografia di Ivan, Se la vita ti dà uno schiaffo.

A sei anni è a Bergamo, dove il fratello maggiore lo ospita ed è il primo ad occuparsi di lui.

Quindi Milano, dove Luciano porta madre e fratello, il collegio religioso, poi il Convitto Rinascita, da cui viene espulso nel 1958, l’iscrizione, dal 1956, al PCI.

Sono gli anni del tentativo di produrre una musica diversa da quella commerciale (cuore e amore), della ricerca di una produzione popolare nata dalla cultura delle classi subalterne, del lungo lavoro di indagine e di scavo che riporta alla luce un patrimonio dimenticato e impedisce che vada disperso.

Nel 1958, a Torino, nasce il Cantacronache; poco dopo si forma il Nuovo canzoniere italiano. Ivan, sbandato, senza casa, povero, in una vita tra osterie di periferia, alcool, notti sulle panchine, entra in questo gruppo, soprattutto per il rapporto con il grande Gianni Bosio, eccezionale ricercatore e divulgatore culturale che diventa per lui quel padre che non ha mai avuto.

Dischi

Incide Canti e inni socialisti (1962), ha il primo successo con O cara moglie, nel 1966 esplode con Io so che un giorno che contiene brani autobiografici che Lega inquadra nella sua vita (l’amico ricoverato in manicomio, il rapporto con Elio Vittorini, Le ballate del Gioan, quasi una sorta di storia italiana del dopoguerra).

Il testo segue cronologicamente gli spettacoli e le collaborazioni con altre grandi figure della canzone popolare: Giovanna Daffini, Giovanna Marini, Sandra Mantovani, Rudi Assuntino, Paolo Ciarchi.

Gli spettacoli corali rispondono allo spirito degli anni ’60: riscoperta della Resistenza, attenzione ai problemi internazionali, anticonformismo e proposta di nuovi modelli di vita.

L’altra Italia, Pietà l’è morta (la Resistenza nelle canzoni), Bella ciao che produce scandalo al festival di Spoleto, Ci ragiono e canto, Chitarre contro la guerra, una sorta di teatro di strada, Karlmarxstrasse, titolo di una canzone di Paolo Pietrangeli.

I testi esprimono una sinistra eterodossa, tra le posizioni dei partiti, le critiche al centrosinistra, le irrequietezze verso l’eccessiva moderazione del PCI, come dimostrano le preoccupazioni per La rossa provvidenza di Rudi Assuntino.

Collabora anche alla sceneggiatura del film Tepepa, con Tomas Milian, rompe con Bosio, ma poi rientra nel Nuovo Canzoniere italiano, è per anni presidente del circolo ARCI Corvetto di Milano, direttore, dopo l’improvvisa morte di Franco Coggiola, dell’Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino, produce CD per “il manifesto”, cerca inediti impasti linguistici, in cui il milanese è sempre al centro.

È intensa anche la produzione letteraria (molti testi per la Jaca Book), come la collaborazione a quotidiani (“l’Unità”, “Liberazione”), sempre in posizione molto critica, ma unitaria, verso la sinistra politica.

Alessio Lega, con grande partecipazione ed empatia segue tutto il percorso, personale, politico, artistico, di della Mea.

Descrive i contrasti nel Nuovo Canzoniere, gli anni della “linea rossa” (politica) contrapposta alla “frichettona” “”inea verde”, l’amore per Cuba, le iniziative del Teatro d’ottobre, la rottura con il PCI, la morte di Bosio e di Giovanni Pirelli, i rapporti con la nuova generazione (Manfredi, Finardi, Alloisio…), dischi significativi, da Il rosso è diventato giallo (1969) a Ringhera (1974), Fiaba grande (1975) sino a Sudadio giudabestia (1979).

Il merito della biografia è duplice.

Da un lato ricostruisce una vita con grande attenzione, seguendone tutti i passaggi, le contraddizioni, chiarendo il significato di una importante opera artistica.

Dall’altro, in un percorso che va dagli anni ’50, alla stagione dei movimenti, dal riflusso al primo decennio del nuovo secolo (Ivan muore il 14 luglio del 2009) ripercorre, attraverso la canzone popolare, di protesta, politica, le vicende dell’intero paese e di più generazioni.

Ancora, le capacità di scrittore di Alessio Lega emergono, in particolare nella prima parte del testo.

Le pagine che descrivono un giovane sbandato, senza casa, senza prospettive, in una Milano di periferia, proletaria e sottoproletaria sono intense, creano partecipazione ed aiutano a comprendere il retroterra da cui nascono le canzoni che molt* di noi hanno conosciuto e amato.

Sergio Dalmasso

Recensione pubblicata anche in Su la testa, argomenti per la Rifondazione comunista

Attuale numero di Su la testa:

Copertina del numero 16 settembre 2023 di Su la testa

QUADERNO CIPEC 72

E’ online in anteprima il quaderno del CIPEC numero 72, 30-esimo anno.

Clicca sopra l’immagine seguente per scaricarlo gratuitamente:

Quaderno cipec 72, copertina con Dalmasso e Zannoni

Introduzione

Quaderno cipec 72, Non so se questo sarà l’ultimo quaderno, dopo un percorso di trent’anni, o se continueremo per il prossimo quinquennio (2025- 2029) o almeno per qualche anno.

Attendiamo le decisioni dell’Amministrazione provinciale di Cuneo che, in ogni caso, ringraziamo, come quelle precedenti, insieme ai dipendenti della stamperia, per i tanti numeri usciti che speriamo siano stati utili.

Vedo che le ricostruzioni di parti della storia della provincia, le interviste a militanti politici e sindacali, le statistiche elettorali, per quanto ferme a parecchi anni fa, vengono ancor oggi, utilizzate per studi, ricerche, tesi di laurea.

In attesa di una eventuale (e sperata) continuazione, procediamo con il ricordo dell’amico Danilo Zannoni, scomparso nell’aprile 2023.

A lui abbiamo dedicato già il quaderno 65 (primo semestre 2021) che conteneva numerosi racconti e l’ultimo numero (primo semestre 2024) con un lungo racconto (il termine è, forse, riduttivo), Demoni e due brevi ricordi, il mio e quello di Antonella Marras.

In questo quaderno compaiono altri suoi scritti, mai pubblicati, che sempre dimostrano la fantasia (gli ho chiesto più volte come facesse a scrivere continuamente, senza interruzione e su soggetti così diversi) e soprattutto l’interesse per temi sociali, ambientali, legati a una impostazione morale che sembra richiamarsi ad esempi letterari illustri.

L’amico prete: Gianni Russotto

Vi era l’idea di un ricordo di Gianni Russotto, anch’egli mancato lo scorso anno.

Gianni è stato sacerdote, prima a Genova, poi in Cile, da lui scelto per avere una esperienza di vita e di fede in un paese del “terzo mondo”.

Qui ha conosciuto e sposato una donna, scelta che lo ha collocato tra i tanti preti sposati di una stagione in cui molti credenti si sono interrogati sulle scelte di fede, sul rapporto religione/politica e sul modo migliore di interpretare la fede stessa nella propria vita personale.

Il ritorno in Italia, l’impegno politico- sociale.

Ci manca lo spazio.

Gianni Russotto con Roberta Piazzi

Mi limito ad un ricordo personale, rinviando ai prossimi, eventuali, quaderni, testimonianze, ricordi, memorie collettive e personali che hanno riempito una commovente serata al circolo ARCI Barabini, a Trasta, in val Polcevera, il giorno successivo alla sua scomparsa.

Sergio Dalmasso

Nel secondo semestre del 2024 il quaderno 72 sarà a stampa in un numero di copie limitate grazie al lavoro del Centro Stampa della PROVINCIA DI CUNEO

Buona lettura.

Sergio

Settembrata, Festa in Rosso di Unione Popolare

Unione Popolare organizza la prima “Settembrata, Festa in rosso di Unione Popolare”, da Venerdì 15 a Domenica 17 settembre a Genova in piazza Romagnosi nel quartiere di Marassi.

Feste in rosso locandina della festa

Una festa popolare, di riflessione e divertimento, tra dibattiti sul tema: Lavoro, Guerra, Sanità e Salute.

Musica, intrattenimento per i più piccoli, mostre e temi sociali. Il tutto accompagnato da buon cibo e allegria… e domenica…
Spettacolo d autore
“20 anni senza il Signor G “
FEDERICO SIRIANNI
Gianni Martini – Claudio de Mattei.

Perché la vita deve essere di lotta e di bellezza.

Vi aspettiamo.

Locandina dell’evento genovese:

Festa in rosso Locandina della festa di Unione Popolare Genova

Festa in rosso Simbolo del partito Unione Popolare

Aderisci anche dalla pagina facebook dedicata all’evento:

Festa di Unione Popolare Liguria

 

Sergio Dalmasso durante la raccolta firme a Genova:

Festa in rosso Vota Unione Popolare

 

 

Demoni di Danilo Zannoni è il titolo del Quaderno CIPEC N. 71 di novelle pubblicato on line.

Demoni di Zannoni Quaderno CIPEC N. 71
Stralcio dell’introduzione al Quaderno 71 di Sergio Dalmasso.

“Danilo scriveva novelle (e non solo). Vi era il ricordo della sua gioventù, del DAMS, della passione per il teatro (era stato fondatore di una esperienza locale), la critica alla gestione del teatro “ufficiale”.

Fra le tante idee, aveva espresso più volte quella di organizzare cicli di film (in quale sala, con quali mezzi?). L’aspetto letterario si legava inevitabilmente alla passione politica.

Dietro ad ogni racconto era facile cogliere la critica morale, l’attenzione al disastro climatico, l’amarezza per l’aggravarsi delle differenze sociali e la decadenza morale complessiva.
I racconti comparivano on line, frequentemente.

Poi, la decisione di leggere in pubblico alcuni racconti. Nasceva una “compagnia di giro”: Danilo, Antonella e Cristina leggevano le novelle, Rosario cantava, con la chitarra, le sue canzoni. A me toccava introdurre, cercare di legare i vari brani e testi. Serata splendida al circolo PRC della Val Polcevera, nel piccolo cortile, poi a Genova, Savona, al circolo ARCI di Ceriale.
Proponevo a Danilo di pubblicare i testi, pur nella versione spartana dei quaderni CIPEC. Ne era contento. I tempi erano un po’ lunghi. Nel frattempo, mi mandava altre novelle, dicendomi che forse erano migliori delle precedenti. Sono rimaste in attesa sino ad oggi.

All’uscita del quaderno (il numero 65), eravamo partiti da Genova, lui, Antonella ed io per andarlo a ritirare alla tipografia di Cuneo. Eravamo passati alla locale sede di Rifo, accolti come vecchi amici, invitati a pranzo sulla terrazza della sede (era una giornata di sole). Danilo aveva firmato le copie.”

Con Sergio a Cuneo

Presentazione del quaderno numero 69

Sabato 27 maggio 2023, alle 17, sarò a Cuneo (presso il Circolo “Rosa Luxemburg”, via Saluzzo 28) per presentare l’ultimo quaderno del CIPEC che ripercorre la storia di Rifondazione nella provincia, dalla nascita al 2013 (anno del mio trasferimento a Genova).

Nulla di definitivo, scritto forse soggettivo, ma un piccolo spaccato di una vicenda complessiva che ha conosciuto, anche localmente, fatti, vicende, idee, proposte, speranze… significative.

L’idea di queste poche pagine è nata in seguito ad una presentazione del mio testo complessivo sulla storia di Rifo, davanti alla sollecitazione della necessità di declinare i fatti nazionali con le realtà locali.

Spero:

– il breve testo permetta una discussione collettiva, anche con punti di vista e angolature differenti

– le mie condizioni di salute (non faccio il martire) mi consentano altre puntate nella provincia in cui ho vissuto 60 (sic!) anni.

Con Sergio Dalmasso a Cuneo Copertina Quaderno Cipec 69

Sergio

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Sabato prossimo a Cuneo con Sergio Dalmasso per la cena prenotazione obbligatoria, posti limitati. Passaparola!

Apericena Fabio Panero Ritorno a Cuneo

Fabio Panero, Fonte Facebook, 20 maggio 2023

La scomparsa di Danilo Zannoni

 

Morto Danilo Zannoni scrittore

Tornato dal bel convegno di Roma sulla grande figura di Livio Maitan, vengo a sapere della scomparsa di Danilo ZANNONI.

Ci siamo conosciuti nel 2013, al mio rientro “senile” a Genova, negli incontri (via S. Luca) per la lista Tsipras e la costruzione dell’Altra Liguria. Insieme, abbiamo organizzato molte iniziative: le assemblee dell’Altra liguria – di prospettiva complessiva e su temi specifici – la presentazione di libri (ricordate la libreria ai Truogoli?).

Abbiamo condiviso, in questi anni, tutte le scelte, sino alla costruzione della lista per le comunali, dove Danilo ha portato il suo interesse per tematiche ecologiche ed energetiche (ricordate i suoi interventi su qualche TV locale?).

Ancora, il dopo voto e la decisione di non arrendersi, di cercare strade, anche esaurito il ruolo dell’Altra Liguria.

Nei “Quaderni del CIPEC” avevo pubblicato molte delle novelle che scriveva con continuità e in cui si leggevano, in trasparenza, temi sociali, ecologici, etici (“E noi cantiamo, cantiamo…”).

Non dimenticherò mai:
– il viaggio a Cuneo per prendere le copie stampate. A Rifondazione (pranzo sulla terrazza della sede) era stato accolto come un vecchio amico
– le molte serate (Genova, Savona, Ceriale) in cui lui, Antonella e Cristina leggevano le novelle e Roy Russo ci cantava le sue canzoni. Credo restino alcuni video.

Ancora, penserò a lungo al pomeriggio, prima di Natale, in cui un piccolo nostro gruppetto è passato a salutarlo. Era convinto di farcela, aveva voglia di tornare alla “politica” (mi ha scritto che gli mancava molto).

E’ invece saltato un appuntamento a febbraio, prima della mia “fuga” in Francia. Non stava bene, i dolori erano cresciuti. Mi aveva chiesto di rimandare l’appuntamento. Ho ancora i cioccolatini che gli avrei voluto portare.

Ho pensato molto al suo coraggio, alla sopportazione del dolore (non solo fisico). Mi sono tornati in mente Maurizio, scomparso anni fa e Gianni Russotto, il nostro “prete rosso” che ci ha lasciati da poco.

La tristezza e l’idea della morte che incombe ci avvolgono e rendono tristi questi nostri giorni.

Ciao, caro Danilo.

Sergio Dalmasso, Facebook, 2 aprile 2023

Luigi de Magistris a Genova

De Magistris a Genova - vota Unione Popolare

“La nostra è una squadra che non si siede al tavolo del compromesso morale, non è consociativa.

Siamo alternativi ovviamente alle destre, ma anche a quel pseudo centrosinistra e al Movimento 5 stelle che finora sono andati in una direzione che non è quella dell’attuazione dei diritti sociali, della lotta alle discriminazioni, alle disuguaglianze, alla lotta alla mafia e alla corruzione e per l’ambiente”.

Così il portavoce di Unione Popolare, Luigi De Magistris, a #Genova in vista delle elezioni del 25 settembre 2022.

“Credo che Unione Popolare diventi, come ha detto #Melenchon, il voto necessario contro le destre e le mangiatoie varie.

I nostri candidati arrivano da storie coerenti e credibili: persone libere, oneste, autonome, indipendenti, competenti, coraggiose, che lottano per i diritti dei piu’ deboli, per l’ambiente, chi fa antimafia sociale.

Per l’ex sindaco di Napoli, “entrare in parlamento significa portare la voce di chi non ha voce e questo è un fatto democratico molto importante, in un autunno difficile che avremo, per non lasciare solo alla piazza la rabbia, l’esasperazione, il conflitto sociale“.

Fonte UNIONE POPOLARE LIGURIA, facebook 19 settembre 2022

UNIONE POPOLARE PIEMONTE 2

Il 25 settembre sulla scheda elettorale del collegio Piemonte 2 – U05 troverete il mio nome come candidato all’uninominale per la lista Unione Popolare.

Vota Nello Fierro elezioni politiche 2022

Per votarmi non bisogna indicare alcuna preferenza ma basterà fare una croce sul simbolo.

Ho accettato la candidatura per questo nuovo progetto unitario, alternativo ai partiti che hanno malgovernato in questi ultimi anni.

Abbiamo bisogno di assumere posizioni più nette contro il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali, a favore dell’ambiente, delle giovani generazioni, dei diritti per tutte e tutti, della sanità e della scuola pubblica.

E soprattutto abbiamo bisogno di una politica per la pace.

Un abbraccio e buon voto!

Nello

Facebook, 16 settembre 2022

Mélenchon sostiene Unione Popolare

Domani 7 settembre 2022 alle 17:30 Jean-Luc Mélenchon sarà a #Roma in sostegno di Luigi de Magistris e di Unione Popolare.
L’iniziativa si terrà alle ore 17:30 in Piazza dei Consoli, nel quartiere romano del Quadraro.

Jean-Luc Mélenchon-vota Unione Popolare

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Hanno chiamato il nostro programma l’Agenda Robin Hood perché toglie ai ricchi per dare ai poveri.
Ma neppure Robin Hood è riuscito a fare tutto da solo, nella sua lotta contro il Principe Giovanni e gli Sceriffi di Nottingham ha avuto bisogno dell’aiuto di tante persone comuni che ne condividevano la causa.
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