Presentazione all’ANPI di Ivrea: Una donna chiamata rivoluzione
IVREA – Venerdì 15 febbraio 2019, ore 21, presso la Sede ANPI, via Dora Baltea 1, lo storico Sergio Dalmasso presenta:
UNA DONNA CHIAMATA RIVOLUZIONE – Vita e opere di Rosa Luxemburg
Introduce e modera l’incontro la giornalista Rita Cola
Con il contributo del professor Franco Di Giorgi
Presentazione Anpi Ivrea. Continuiamo con la nostra opera di divulgazione culturale e riflessione politico-sociale, come da tempo stiamo proponendo con gli incontri nella Sede dell’Anpi.
Nell’avanzata delle destre, nella caduta dei valori, la nostra Associazione è impegnata nel riaffermare l’antifascismo che solo può salvare la democrazia e le nostre libertà.
Mettiamo in gioco la Memoria storica ed il valore della Costituzione. È però indubbio che sia necessario conoscere e comprendere a largo raggio ed una buona lezione di storia non potrà che essere utile a tutti noi.
Per questo non dovete assolutamente perdere l’incontro che vi proponiamo, sulla figura di Rosa Luxemburg.
Mario Beiletti
“Malgrado le sue opere siano tra i classici fondamentali del marxismo e la sua vita un esempio di coerenza e coraggio impossibile da mettere in discussione, i libri di Rosa Luxemburg restano misconosciuti e la sua eredità a dir poco problematica. Ma chi era Rosa Luxemburg? Quali furono i luoghi in cui avvenne la sua formazione giovanile, quali le temperie culturali che agitarono il suo tempo, chi i suoi inseparabili compagni di strada e chi, al contrario, i suoi principali avversari politici? In modo agile e documentato, Sergio Dalmasso ricostruisce con la mente e con il cuore la storia di Rosa Luxemburg, la sua inesauribile battaglia contro il riformismo e la sua inesorabile opposizione al processo di burocratizzazione a cui nessuno struttura può dirsi immune. Allo stesso modo, nelle pagine del libro, scorre l’epopea della Lega di Spartaco e concorrono al racconto personaggi fondamentali, da Karl Liebknect a Leo Jogiches, da Clara Zetkin a Franz Mehring. Insieme a loro, ecco il dissenso da Lenin sulla questione del partito e dell’organizzazione, la lotta contro la guerra e l’opposizione al cedimento della socialdemocrazia tedesca ed europea, gli anni del carcere, la tragica sconfitta del tentativo rivoluzionario e, infine, l’assassinio del gennaio 1919: una perdita di portata epocale per tutta la storia futura del movimento operaio.”